In occasione dell’audizione di oggi, la delegazione di Agrinsieme ha rimarcato quanto sia rilevante il negoziato per l’accordo transatlantico USA – UE sul commercio e gli investimenti (TTIP) considerato che interessa un mercato complessivo di quasi un miliardo di abitanti del pianeta e due “blocchi” che attivano6-7 mila miliardi di euro di scambi a livello mondiale.
Il negoziato è in primo luogo un’opportunità per finalizzare gli interessi offensivi della UE (e dell’Italia) anche in campo agricolo ed agroalimentare. Agrinsieme ha, infatti, evidenziato la lista dei settori produttivi per i quali dobbiamo rimuovere tutte le barriere tariffarie ma anche non tariffarie (complicazioni burocratiche, norme sanitarie e fitosanitarie e altri costi diretti ed indiretti) che vincolano il nostro export verso gli USA. Così come si deve conseguire una certa armonizzazione e reciprocità su regole e standard normativi.
Non vanno taciuti, comunque, i temi difensivi. Con l’accordo TTIP l’Europa dovrà evitare eccessive concessioni che rischino di favorire il forte potenziale esportativo degli USA specie in comparti particolarmente “sensibili”.
In ogni caso, ha concluso Agrinsieme, vanno bilanciati gli interessi in una logica win-win per entrambi e va colta l’occasione della window opportunity che consentirebbe, tra le scadenze elettorali, di conseguire entro la fine del 2015 un importante risultato che avvantaggerebbe sia Stati Uniti, sia Europa. Anche sul fronte agricolo e agroalimentare.