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LATTE e FORMAGGI

Settore Lattiero-Caseario – divieto di esportazione di formaggi con caglio animale in India

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Con la Nota n. 24805 del 16 giugno 2021, il Ministero della Salute ha reso noti gli esiti di un lungo e costante confronto con le autorità indiane circa le difficoltà riscontrate dalle aziende italiane nell’esportazione di prodotti lattiero caseari con caglio animale in India, sorti in un momento di particolare vulnerabilità degli scambi commerciali causato dalla pandemia.

Dopo diversi confronti e numerose sollecitazioni, l’Ambasciata italiana New Delhi ha ottenuto e trasmesso ufficialmente il modello di certificato sanitario da utilizzare per l’esportazione di prodotti lattiero caseari in India, nel quale è indicato il divieto di utilizzo del caglio animale nella produzione dei formaggi.

Tale divieto deriva dalla modifica unilaterale del certificato veterinario apportata dalle Autorità indiane nel mese di novembre 2019; nel precedente modello, infatti, il caglio animale era consentito purché chiaramente indicato in etichetta.

La Commissione europea ha portato la questione su diversi tavoli di coordinamento con le autorità indiane, anche in sede WTO, senza però raggiungere finora una soluzione definitiva in grado di ripristinare la situazione precedente ed evitare il blocco delle esportazioni per le nostre produzioni d’eccellenza (come ad esempio Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Mozzarella di bufala campana, ecc.). 

Dal canto suo, l’Ambasciata italiana ha comunicato alle Autorità indiane che, se il problema non dovesse risolversi in sede UE, l’argomento sarà inserito come punto in agenda dei lavori della Commissione economica mista che si terrà alla Farnesina. A questo proposito, le soluzioni prospettate sono:

  • Inserire nuovamente l’obbligo di riportare in etichetta l’uso del caglio animale
  • Pretendere flessibilità a livello centrale indiano e lasciare la decisione ai singoli Stati

Per i formaggi ottenuti con enzimi coagulanti microbici o vegetali (caglio vegetale) e comunque non di origine animale, invece, vige l’obbligo di utilizzare il modello di certificato allegato, che sarà reso disponibile in formato editabile sul sito del Ministero della salute.

I nostri uffici sono a completa disposizione per eventuali chiarimenti o approfondimenti riguardo alla nota in oggetto, che alleghiamo per completezza di informazione.

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