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Parmigiano Reggiano: l’Assemblea approva il bilancio preventivo 2022 e IL nuovo piano di regolazione dell’offerta

Parmigiano Reggiano: l’Assemblea approva il bilancio preventivo 2022 e IL nuovo piano di regolazione dell’offerta I ricavi salgono a 56 milioni di euro, di cui 31 milioni sono stati destinati alle attività di marketing e comunicazione. Il Consorzio riparte con una strategia che poggia su tre pilastri: creazione di nuovi spazi di mercato, riduzione del contributo ordinario per i produttori e un nuovo accordo per la Regolazione dell’Offerta 2023-25. Proseguono gli investimenti sul benessere animale e sostenibilità della filiera e qualità del prodotto.

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Si è tenuta oggi, all’Auditorium Paganini di Parma, l’Assemblea Generale dei Consorziati del Parmigiano Reggiano per l’approvazione del bilancio preventivo 2022. La plenaria, che è tornata a svolgersi in presenza dopo due anni di collegamenti online causa Covid, ha deliberato un bilancio preventivo da record con 56 milioni di euro di ricavi, contro i 51,8 del 2021 e i 38,4 del 2020.

Il biennio 2020-2021 è stato segnato dalla pandemia, che ha portato stravolgimenti e incertezze impreviste – ha affermato il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli, nel discorso introduttivo - Dal punto di vista del mercato e della produzione, la filiera ha risposto bene a questa fase. Il 2020, nel pieno della crisi sanitaria, il mercato ha premiato il Parmigiano Reggiano con una crescita importante sia all’estero (10,7%) che in Italia (+7,9%). Nel 2021 questi risultati importanti sono stati consolidati. Un dato, questo del 2021, forse ancor più importante dell’exploit del 2020 dato che in molti prevedevano il ritorno alle condizioni di mercato pre-pandemia. Questo risultato riflette tanto gli effetti delle scelte del passato, quanto l’azione dei nuovi interventi ed investimenti nell’area dello sviluppo della domanda di mercato e del valore del marchio.”.

Su queste basi, l’Assemblea ha varato le scelte strategiche che detteranno l’agenda del Consorzio nel 2022, con 3 pilastri fondamentali:

  • Approvazione della proposta di bilancio preventivo 2022 con ricavi previsti a 56 mln di euro
  •  Riduzione del contributo ordinario per il 2022 da 7 €/forma a 6 €/forma
  • Approvazione dell’Accordo preventivo del Piano Regolazione Offerta 2023/25

Bilancio preventivo 2022

Sul totale di 56 milioni di euro, 15,8 milioni andranno a coprire i costi di funzionamento del Consorzio mentre le risorse destinabili alle attività sono, al netto degli accantonamenti, ammortamenti e tasse, 40,2 milioni di euro.

Gli investimenti per azioni di marketing e comunicazione sono pari a 31 milioni di euro con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo della domanda in Italia ed all’estero. Relativamente agli investimenti promozionali, una decisa accelerazione è rivolta al pilastro del Piano Marketing “mercati esteri” con investimenti per 11,9 milioni euro (contro i 9 milioni del 2021), ed i restanti 19,1 milioni di euro sono stati destinati agli altri sei pilastri per Piano Marketing legati ad attività orizzontali, allo sviluppo del marchio ed alla campagna pubblicitaria in Italia.

“Nei prossimi giorni – ha commentato il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli - lanceremo la nuova campagna natalizia per augurare buone feste a tutti gli italiani che hanno vissuto un periodo difficile e che anche durante la pandemia hanno dimostrati di apprezzare i valori della nostra marca. Da gennaio proseguirà la campagna ‘Gli Amigos’ con uno spot che ha un focus specifico sulla stagionatura”.

Investimenti per 3 milioni sono destinati al programma “Premium 40 Mesi” per sostenere il segmento del Parmigiano Reggiano a lunga stagionatura: oltre alla prosecuzione dei plafond di produzione 2018, 2019, 2020, il progetto si amplia con 50.000 forme dei lotti di produzione II e III 2021.

Nel 2022 sono stati inoltre stanziati 3 milioni di euro per progetti di miglioramento del benessere animale e della sostenibilità, nell’ambito del bando triennale che – ricordiamo – ha un valore complessivo di oltre 11 milioni di euro.

Infine, 1 milione di euro è stato stanziato per il Bando 2021 a sostegno degli investimenti in attrezzature per i centri raccolta latte.

Contributo ordinario 6 €

L’Assemblea di fine 2020 aveva deliberato, per gli anni 2022, 2023 e 2024, di incrementare a 7 €/forma l’importo della contribuzione ordinaria. Ora l’Assemblea, alla luce degli scenari di mercato e delle previsioni della contribuzione aggiuntiva 2022, ha deciso di ridurre di tale importo a 6 €/forma per l’anno di produzione 2022. Tale intervento non condiziona né pregiudica la realizzazione delle attività ed azioni ritenute necessarie, che vengono tutte confermate nel bilancio preventivo del 2022.

Accordo preventivo Piano Regolazione Offerta 2023/25

L’Assemblea ha infine approvato la proposta di Accordo preventivo per il Piano Regolazione Offerta 2023-25. Elemento centrale del percorso di discussione ed elaborazione iniziato nell’estate 2021, è che in questa fase – più che mai - il Piano non deve essere visto come elemento autonomo, ma come pilastro coordinato agli altri pilastri che reggono la Dop (interventi sulla qualità/prodotto, interventi sulla tutela/protezione, interventi per lo sviluppo della domanda e dei mercati) e che trovano anche nel Bilancio preventivo 2022 risposte importanti.

Nel merito dei contenuti specifici, la novità più importanti sono due: consolidare, senza ulteriori aumenti, la produzione di fine 2021, prevedendo una riduzione delle riassegnazioni annuali (dal 10,0% allo 0,5%) e l’aumento degli importi di contribuzione aggiuntiva con Importo Unico da 18 a 25 €/quintale e Importo Grande Splafonatore da 30 a 40 €/quintale; La seconda è la generazione e distribuzione di nuove Quote Latte Parmigiano Reggiano agevolate per circa 1,8 milioni di quintali (gratuite e a prezzi agevolati) finalizzate a ridurre il livello di splafonamento, e di conseguenza di contribuzione economica aggiuntiva, per gli allevatori che rispetteranno i criteri specifici di non aumento produttivo. Al fianco di tali interventi, la proposta introduce altri importanti novità e miglioramenti per sostenere politiche specifiche rivolte ai giovani e ai produttori di montagna, e introdurre leve di flessibilità per gestire lo strumento in correlazione ai bisogni reali del mercato e per dare maggiore efficacia al contrasto delle eventuali crisi di mercato.

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