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XYLELLA, MERCURI: COMPORTAMENTO FRANCIA INCOMPRENSIBILE E SPROPORZIONATO

XYLELLA, MERCURI: COMPORTAMENTO FRANCIA INCOMPRENSIBILE E SPROPORZIONATO La produzione agricola pugliese vale 4 miliardi di euro, 200 milioni la quota export, destinata quasi esclusivamente al mercato europeo.

Categorie: Comunicati Stampa, Olio, ACI Tags: GIORGIO MERCURI, XYLELLA

“Un comportamento incomprensibile e contrario ad ogni logica politica quello attuato dal governo francese per scongiurare il rischio di un'irruzione del batterio Xylella sul loro territorio. Ci chiediamo che concetto di Europa abbia il ministro dell'Agricoltura Le Foll e quale strategia politica stia attuando per promuovere il mercato unico europeo e quella Politica agricola comune di cui da oltre 50 anni la Francia è tra i principali beneficiari”. Così Giorgio Mercuri, Presidente dell'Alleanza delle cooperative agroalimentari commenta la decisione ‎del governo francese di bloccare le importazioni di prodotti vegetali provenienti dalle zone colpite dal batterio Xylella fastidiosa, che ha interessato soprattutto la Puglia. 

“Questo atto unilaterale non e' supportato da alcun dato scientifico - prosegue Mercuri - ed e' assolutamente sproporzionato rispetto al reale pericolo di propagazione. Inoltre la decisione francese non tiene in considerazione il fatto che esista già un piano di eradicazione approvato. I controlli in campo hanno finora accertato che viti e agrumi non sono stati in alcun modo attaccate dal batterio”. 

Il Presidente dell'Alleanza delle cooperative agroalimentari chiede pertanto “un immediato intervento del governo italiano e delle istituzioni europee competenti per far ritirare il provvedimento alla Francia, al fine di scongiurare che si inneschino reazioni a catena”. 

Nei prossimi giorni, annuncia Mercuri, il coordinamento Agrinseme si attiverà per verificare le procedure a tutela della Puglia. Il danno per l'economia regionale sarebbe di dimensioni notevoli dal momento che la sola Puglia vale quasi il 10% dell'intero comparto agricolo nazionale, ossia circa 4 miliardi di euro e che viti, ulivi e agrumi rappresentano quasi la metà di questo valore. 

“Ogni anno l'agricoltura pugliese - sottolinea Mercuri - esporta quasi 200 milioni di euro di prodotti agricoli, destinati quasi tutti verso il mercato europeo. Cosa accadrebbe se tutti gli stati europei si comportassero come la Francia?”

“In questi giorni - così conclude Mercuri - gli olivicoltori pugliesi stanno distruggendo a proprie spese gli ulivi colpiti dal batterio senza alcuna assistenza da parte delle istituzioni comunitarie, che proprio nell'ultima riforma della Pac avevano invece puntato l'attenzione sulle reti di sicurezza che avrebbero dovuto far fronte alle emergenze che colpiscono le coltivazioni. Se la situazione non dovesse cambiare, si renderà necessario prevedere interventi di natura compensativa, con adeguate coperture per i danni economici diretti e indiretti, così come è stato fatto in passato per altre crisi che hanno colpito l'agricoltura europea”.

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