Si rende noto che, in attuazione del Regolamento UE 1308/2013 (OCM Unica) il Ministero delle Politiche Agricole ha provveduto ad emanare le disposizioni nazionali per la predisposizione del Programma triennale a favore del settore dell’apicoltura (Decreto 25 marzo 2015 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 115 del 18 maggio 2016).
Il Programma, realizzato dal Ministero, sarà a sua volta articolato in sottoprogrammi elaborati ogni tre anni dallo stesso Mipaaf e dalle regioni e province autonome, in stretta collaborazione con le Organizzazioni rappresentative del settore apistico e con l’Osservatorio nazionale del miele.
Il Programma usufruisce di finanziamenti pubblici, per il 50% a carico del FEOGA (Fondo europeo agricolo di garanzia) e per il restante 50% a carico del Fondo di rotazione.
Le misure ammissibili, e le relative percentuali di contribuzione, sono contenute nell’allegato I del decreto e sono suddivise in base al soggetto beneficiario:
- Misura A – Assistenza tecnica agli apicoltori e alle organizzazioni di apicoltori.
- Misura B – Lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroa.
- Misura C – Razionalizzazione della transumanza.
- Misura D – Sostegno ai laboratori di analisi dei prodotti dell’apicoltura per aiutare valorizzazione prodotti.
- Misura E – Sostegno al ripopolamento del patrimonio apicolo dell’Unione
- Misura F – Collaborazione con organismi specializzati per la realizzazione di programmi di ricerca pplicata nei settori dell’apicoltura.
- Misura G – Monitoraggio del mercato
- Misura H – Miglioramento della qualità dei prodotti per una loro maggiore valorizzazione sul mercato.
Possono accedere alla concessione dei finanziamenti gli apicoltori in regola con gli obblighi di identificazione e registrazione degli alveari ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, nonché le forme associate, gli enti pubblici, privati e di ricerca, secondo i criteri e le modalità individuate dalle amministrazioni.
I soggetti interessati devono presentare domanda di finanziamento entro il termine fissato con provvedimento amministrativo regionale e comunque non oltre il 15 marzo di ogni anno.