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CEREALI, MERCURI (ALLEANZA COOP): PRIORITARIO PIANO NAZIONALE DI SETTORE

CEREALI, MERCURI (ALLEANZA COOP): PRIORITARIO PIANO NAZIONALE DI SETTORE

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“Il comparto cerealicolo sta vivendo uno dei suoi momenti più difficili, specie per la fase agricola, che sta lavorando ormai sottocosto da anni, con un abbassamento dei prezzi che si ripercuote anche sulle strutture intermedie. E’ perciò prioritario predisporre un piano nazionale di settore, sulla scia di quello licenziato dalla Conferenza Stato Regioni per l’olio, e proposte per lo sviluppo di una filiera di qualità. Per questo oggi presentiamo un documento con misure immediate e di medio-lungo periodo, tenendo ben presente la situazione di mercato delle commodities agricole e la forte volatilità dei prezzi a livello globale. Siamo convinti infatti che una parte del valore aggiunto delle nostre produzioni provenga dalla capacità delle cooperative, l’altra dalla volontà di Governo, Regioni e Ue”. Così il presidente dell’Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Giorgio Mercuri, nel seminario “Il mercato del grano duro: produzione, prezzi e previsioni” organizzato da Alleanza delle Cooperative Italiane agroalimentari e Areté con il supporto della cooperativa Con Cer che si è svolto oggi presso la Camera di Commercio di Foggia.

Cinque le linee di intervento individuate dall’Alleanza delle Cooperative nel documento: migliore organizzazione di filiera e sostegno da parte del Ministero per la conclusione di accordi di filiera tra  produzione e industria di trasformazione; piano proteico nazionale; aiuto accoppiato per grano e proteiche/oleaginose solo in presenza di un contratto di immissione del prodotto a livello di filiera; adeguamento della ricerca alle necessità della produzione e adozione delle strutture cooperative come strumenti di divulgazione al mondo produttivo; sostegno al biologico.

“Risulta prioritaria – ha continuato Mercuri – una migliore organizzazione di filiera, dalla produzione alla trasformazione, all’industria, che garantisca una più equilibrata distribuzione del valore nel sistema produttivo nazionale. Con 1100 cooperative e 8 mld di euro di fatturato nel comparto cerealicolo, l’Alleanza può fare molto per la strutturazione dell’offerta affinché la fase produttiva possa interfacciarsi con l’industria di prima trasformazione. Ma per dare valore alla filiera del grano – ha aggiunto - dobbiamo anche far sparire il conto deposito e dare pieno mandato alle cooperative per gestire il prodotto dei soci”. Tra i punti affrontati da Mercuri, anche quello dell’origine italiana: “Non possiamo pensare in futuro di certificare il prodotto pasta solo come prodotto 100% italiano, perché significherebbe perdere parte del mercato. Abbiamo bisogno di un mercato vasto – ha concluso Mercuri - dove inserire prodotti che valorizzino l’origine italiana poiché i nostri grani non sono sufficienti”.

“Abbiamo lavorato – ha detto Patrizia Marcellini, coordinatrice del settore grandi colture e servizi dell’Alleanza delle Cooperative -  su un documento per provare a scrivere proposte concrete, alcune immediate e alcune di largo respiro, per dare soluzioni definitive ai problemi del comparto. È fondamentale il sostegno da parte del Ministero delle Politiche agricole per la conclusione di accordi di filiera tra produzione e industria, che garantiscano all’industria la disponibilità di volumi con determinate caratteristiche qualitative e al produttore la collocazione del prodotto ad un prezzo fissato preventivamente, slegato dalla contrattazione delle borse merci”. 

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