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Varato l’Accordo quadro per il mais da granella di filiera italiana certificata

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Si informa che il 30 marzo scorso è stato firmato l’Accordo quadro per il mais da granella di filiera italiana certificata che favorisce la stipula di contratti di filiera per il mais destinato all’alimentazione animale.

L’Accordo Quadro, che avrà durata triennale (campagne cerealicole 2020-2021-2022), vede protagonisti Assalzoo per la parte acquirente, mentre per la parte venditrice Cia, Confagricoltura, Copagri e Ami, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, in rappresentanza delle fasi di produzione e commercializzazione. In rappresentanza delle attività economiche a monte e a valle della filiera maidicola i partner sono Assosementi e Origin Italia.

La firma del documento rappresenta un’ulteriore tappa del percorso avviato nel 2018 con la firma del Memorandum of Understanding sottoscritto per contrastare lo stato di forte crisi in cui imperversa la maiscoltura italiana e favorire la ripresa della coltivazione di una materia prima strategica per la zootecnia e la filiera agro-alimentare ed indispensabile per le produzioni di eccellenza del nostro Paese.

L’Accordo Quadro si propone innanzitutto di ridare stimoli e fiducia alla produzione primaria di mais, per frenare la caduta produttiva e per sostenere la produzione di un cereale fondamentale per garantire le produzioni zootecniche del nostro Paese, da cui derivano anche gran parte delle eccellenze del Made in Italy agroalimentare, basti pensare a formaggi e salumi.

Si pongono quindi le basi per la stipula di contratti di secondo livello tra industria di trasformazione e stoccatori e tra stoccatori e agricoltori per garantire la tracciabilità del mais di filiera italiana, che prevedono griglie qualitative definite, prezzi concordati e una serie di premialità legate alla provenienza territoriale, alla qualità sanitaria e alla produzione sostenibile della granella.

L'intento è quello di favorire il ripristino di un’adeguata capacità di approvvigionamento interno e di arginare, nel contempo, la forte dipendenza dall’estero che, nel solo 2019, ha portato il livello delle importazioni a raggiungere un picco storico di 6,4 milioni di tonnellate, valore che incide sulla bilancia commerciale per più di un miliardo di euro.

Grazie all’Accordo Quadro sarà possibile programmare la produzione, con l’adozione di efficaci modelli contrattuali di filiera, e diversificare il rischio rispetto agli andamenti del mercato scegliendo tra diverse opzioni di fissazioni del prezzo.

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