“Sono molto ambiziosi gli obiettivi delle due comunicazioni sulla sostenibilità presentate oggi dalla Commissione Europea e che avranno un impatto significativo non solo dal punto di vista ambientale, ma anche socioeconomico. Per non mettere a repentaglio la competitività del settore agroalimentare che la Commissione stessa definisce strategico è tuttavia indispensabile a nostro avviso che la strategia sia fondata su premesse scientifiche rigorose, che ci siano adeguate dotazioni finanziarie e che venga garantita una coerenza tra le diverse politiche comunitarie”.
Così il presidente di Alleanza cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri commenta la presentazione da parte della Commissione Europea delle strategie sulla biodiversità e ‘dal campo alla tavola’ (from farm to fork), i due documenti chiave del Green Deal europeo finalizzati a contrastare i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, gli sprechi alimentari.
“Prima di ogni intervento legislativo europeo – prosegue il Presidente Mercuri - occorrerà fare una valutazione attenta sulle ricadute che un piano strategico così importante potrà avere su agricoltori e cooperative, che hanno bisogno di alternative per essere messi in grado di raggiungere obiettivi così ambiziosi senza compromettere la loro stessa sussistenza. Non solo: un approccio ‘bendato’ può mettere a rischio la stessa sicurezza alimentare europea, la competitività e il reddito di migliaia di aziende e di cooperative che sono già state pesantemente colpite dall’emergenza Covid19”.
“La stessa Commissione Europea – conclude l’Alleanza cooperative agroalimentari – ha riconosciuto il ruolo centrale delle imprese e delle cooperative agroalimentari lì dove sostiene di voler aiutare produttori agricoli, pescatori e cooperative a rafforzare la loro posizione all'interno della catena alimentare. Un ruolo centrale, dalla grande valenza sociale ed economica, visto che la filiera lavora per garantire cibo sicuro a tutti i consumatori, che noi intendiamo preservare e difendere”.