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Fedagri Veneto, previsioni al rialzo dei prezzi del mais sul mercato nazionale

Fedagri Veneto, previsioni al rialzo dei prezzi del mais sul mercato nazionale Secondo uno studio presentato da Aretè, sulle quotazioni dei prezzi pesa il calo della produzione rispetto allo scorso anno e i ritardi nella raccolta di mais in Ucraina, principale bacino europeo di approvvigionamento

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Il mercato mondiale del mais sembra avviato verso una campagna di surplus, dopo quattro anni caratterizzati da produzioni inferiori agli utilizzi. I prezzi del mais hanno visto un trend di crescita praticamente ininterrotta sui mercati finanziari internazionali, tra settembre 2020 e maggio 2021, a cui ha fatto seguito un ridimensionamento delle quotazioni sulla scia delle aspettative di buoni raccolti. Al contrario, le quotazioni sul mercato nazionale non hanno mai veramente subìto la pressione del nuovo raccolto, con prezzi sostenuti da una produzione deficitaria rispetto allo scorso anno, da una logistica estremamente costosa e dai ritardi nella raccolta di mais in Ucraina, principale bacino di approvvigionamento per l’UE”. 

Questi gli indicatori principali dell’attuale situazione del mercato del mais a livello mondiale presentati dalla società di ricerca Aretè nell’ambito di un convegno organizzato a Vicenza da Confcooperative FedAgriPesca Veneto e Irecoop Veneto,.

Il convegno, al quale hanno partecipato le cooperative venete del settore cerealicolo principali produttrici di mais, è stato aperto con i saluti istituzionali di Angelo Fontana, Presidente di Fedagripesca Veneto e Confcooperative Vicenza, Patrizia Marcellini Coordinatrice settore Grandi Colture e servizi dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari ed Emilio Pellizzari Coordinatore settore Grandi Colture e servizi Fedagripesca Veneto. 

Presenti anche i rappresentanti del “Tavolo nazionale del mais” di FedAgriPesca, per il Piemonte Filippo Bertello, Fabio Perini (Lombardia), Marco Pirani e Roberto Crosara (Emilia-Romagna), Emilio Pellizzari (Veneto).

Il quadro aggiornato della produzione e del mercato del mais ha tenuto conto sia delle criticità generate dalla situazione pandemica a livello di logistica, dei ritardi nella produzione, della difficoltà di reperire i fertilizzanti azotati, delle questioni climatiche e degli altri aspetti economico finanziari che incidono sul prezzo del mais. 

Nello specifico il Prof. Reyneri, Dipartimento Scienze Agrarie, forestali e alimentari dell’Università degli Studi di Torino ha affrontato il tema della coltivazione del mais da granella in un momento di crescente attenzione per la sostenibilità ambientale ed economica; è emerso il contesto di una coltura essenziale per le filiere zootecniche nazionali ma che per diversi motivi sta attraversando un periodo di ridotta competitività. L'attenzione si è rivolta agli interventi agrotecnici per sostenere le produzioni con un occhio di riguardo alla strategia Farm to Fork con i vincoli che questa impone anche in un'ottica di filiera e di promozione delle produzioni.  

È intervenuto anche il Presidente di Progeo Marco Pirani che ha portato una testimonianza concreta di come vengono affrontati dalle imprese tutti gli aspetti di criticità emersi dall’analisi dello scenario e ha anche suggerito alcune attenzioni da avere nella gestione dei sostegni alle filiere produttive, affinché siano effettivamente fruibili ed abbiano una gestione sostenibile. 

Il Dott. Alberto Zannol, direttore della Direzione Agroalimentare della Regione Veneto ha illustrato i punti chiave del piano di sviluppo regionale sottolineando la disponibilità della Regione Veneto nell’affiancare le cooperative nei progetti di investimento. Ha sottolineato l’importanza di avere produzioni di qualità e che rispettino gli eco-schemi previsti nella prossima PAC.
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