Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 268 del 18 novembre 2025 del Decreto interministeriale del 15 ottobre 2025 (25A06145), sono state ufficialmente approvate le Linee guida volte a individuare i criteri per l’attuazione del Registro pubblico dei crediti di carbonio generati su base volontaria dal settore agricolo e forestale nazionale, con particolare riferimento alla sezione forestale (viene previsto che il Registro sia articolato in due sezioni (agricola e forestale) ma la parte agricola sarà oggetto di successivo provvedimento).
Il Decreto pubblicato definisce in maniera chiara i criteri, le regole e le procedure per la generazione, la contabilizzazione e la certificazione dei crediti di carbonio prodotti su base volontaria dal settore forestale italiano. Il Registro nazionale dei crediti di carbonio forestali sarà una piattaforma online che raccoglierà i progetti e gestirà le transazioni in modo trasparente. La piena operatività del Registro sarà raggiunta dopo la pubblicazione, da parte del Ministro del Mipaaf, delle procedure e modalità di iscrizione, aggiornamento e controllo dei crediti, attualmente in fase di definizione.
Le Linee guida, allegate al provvedimento, disciplinano in dettaglio la procedura per la presentazione, verifica e registrazione dei progetti forestali, che dovranno prevedere pratiche di miglioramento della gestione forestale, rimboschimento, imboschimento, arboricoltura da legno e agroforestazione. Tali progetti dovranno essere caratterizzati da impegni di lunga durata e da un rigoroso monitoraggio dei risultati. Il decreto regola anche i crediti legati ai prodotti legnosi di lunga durata, capaci di stoccare carbonio per almeno 35 anni, favorendo così un modello di economia circolare e sostenibile del legno.
Il sistema coinvolge gli operatori o gruppi di operatori, sia pubblici che privati, che intendono realizzare progetti di sequestro di carbonio, le imprese e gli investitori interessati all’acquisto di crediti certificati, nonché gli Organismi di Certificazione indipendenti (OCE) accreditati da Accredia. La gestione operativa del Registro sarà affidata al CREA, che garantirà l’integrazione con ISPRA, le Regioni, il SIAN e il SINFor.
Potranno essere riconosciuti e registrati nella Sezione forestale i crediti generati da progetti forestali implementati dopo il 1° gennaio 2021, purché siano conformi alle Linee guida e coerenti con il Regolamento UE 2018/841 e con l’Accordo di Parigi. Si precisa che i crediti saranno utilizzabili esclusivamente nel mercato volontario nazionale e non potranno essere impiegati nei sistemi EU ETS o CORSIA.
Le attività ammissibili comprendono il miglioramento della gestione forestale, con interventi volti alla prevenzione incendi, alla tutela della rinnovazione naturale e alla naturalizzazione di strutture e composizione forestale, interventi di rimboschimento e imboschimento, arboricoltura permanente e sistemi agroforestali silvo-arabili e silvo-pastorali.
Sono ammessi anche interventi post-eventi estremi, fasce tampone, frangivento, corridoi ecologici e alberature. Sono invece esclusi interventi con impatti ambientali o sociali negativi, riduzioni del prelievo non previste da piani o atti normativi, rimboschimenti in zone umide, sostituzione di foreste naturali, interventi obbligatori (VIA, VAS, compensazioni) e impianti di specie esotiche invasive.
Il Registro pubblico sarà consultabile online, garantendo completa tracciabilità e trasparenza su tutti i progetti iscritti, permettendo di conoscere gli operatori coinvolti, la localizzazione degli interventi e la quantità di CO₂ effettivamente assorbita.
Alleghiamo alla presente circolare il Decreto in commento e la Tabella con le categorie di rischio legate alla permanenza di progetto (allegata in formato grafico al provvedimento pubblicato), e invitiamo a dare la massima diffusione delle presenti informazioni agli operatori interessati.