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PESCA: ALLEANZA COOP CHIEDE CHIARIMENTI AL MINISTERO LAVORO E DELLE POLITICHE AGRICOLE SU DECRETO MISURE SOSTEGNO REDDITO

PESCA: ALLEANZA COOP CHIEDE CHIARIMENTI AL MINISTERO LAVORO E DELLE POLITICHE AGRICOLE SU DECRETO MISURE SOSTEGNO REDDITO

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L’Alleanza delle cooperative della pesca ha scritto, in queste ore, al Ministero del lavoro e al Mipaaft per cercare di trovare la “quadra” sul sostegno al reddito dei dipendenti delle imprese di pesca, dando ascolto alle marinerie in fermento, a partire da quella di Bari, e proponendo soluzioni di semplificazione che consentano ai pescatori di fruire di questa misura (30 euro al giorno). Sappiamo che i sottosegretari MANZATO (Mipaaft)  e DURIGON (Minlavoro ) stanno seguendo con attenzione l’iter procedurale, tuttavia chiediamo che vengano al più presto diramate istruzioni per sciogliere alcuni dei nodi emersi con la diffusione del decreto interministeriale di fine anno (modalità di accesso alla misura e complessità della procedura ma, soprattutto, difficoltà nell’ottenimento da parte delle imprese delle attestazioni delle giornate di inattività da rilasciarsi a cura delle autorità marittime). Una possibile soluzione, per l'Alleanza, potrebbe essere quella dell'autocertificazione che attesti il numero di giornate di fermo effettuate ed il relativo periodo. Ricordiamo che il decreto, uscito a fine anno, prevede adempimenti impossibili da eseguire a posteriori. Utile infine ammettere, oltre agli avvisi di burrasca dell’aeronautica militare, anche i bollettini di condizioni meteomarine avverse divulgati dalle capitanerie di porto di concerto con la prefettura e la protezione civile nonché prevedere un’unica domanda nel caso di armatori che gestiscono più imbarcazioni. Infine, puntualizza l'Alleanza, sarebbe  opportuno assicurare anche ai pescatori delle acque interne l'accesso alle medesime misure di sostegno.

Confidiamo in un rapido riscontro per permettere l’attivazione di una misura molto attesa dalla categoria ma, soprattutto, chiediamo a gran voce l’adozione ultrarapida del provvedimento per il 2019, proprio per non rivivere lo stesso problema tra 12 mesi esatti.

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