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CIMICE ASIATICA, VERNOCCHI, BENE IMPEGNO DELLA MINISTRA BELLANOVA, ORA MISURE STRAORDINARIE DALL’EUROPA

CIMICE ASIATICA, VERNOCCHI, BENE IMPEGNO DELLA MINISTRA BELLANOVA, ORA MISURE STRAORDINARIE DALL’EUROPA Secondo il coordinatore Ortofrutta di Alleanza Cooperative Agroalimentari Davide Vernocchi l’annuncio della ministra Bellanova di oggi sullo stanziamento di 80 milioni di euro è un buon inizio, ma le dimensioni del problema richiedono interventi più ampi e il sostegno della UE

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“La ministra dell’Agricoltura Bellanova nel suo vertice di oggi a Ferrara ha confermato di aver portato il problema della cimice sui tavoli europei e questo è molto positivo. Sul fronte delle risorse, gli 80 milioni di euro annunciati per il triennio 2020-2022 sono un buon inizio, ma è noto a tutti che il problema è di dimensioni ben più ampie ed è per questo che come Alleanza Cooperative Agroalimentari chiediamo interventi precisi, a partire da tempi più rapidi per l’introduzione della vespa samurai sul territorio nazionale, dal momento che si stima che occorrano almeno 5-6 anni per vedere risultati apprezzabili dall’azione di questo antagonista. Inoltre, per dare un sostegno concreto alle migliaia di aziende agricole che hanno visto la loro produzione fortemente compromessa per i danni causati dalla cimice asiatica, è indispensabile attingere ad ulteriori fondi nazionali e comunitari anche per garantire una continuità nelle produzioni. È necessario infine introdurre misure che sostengano i produttori sul fronte dei sistemi di difesa e dell’accesso ai prodotti fitosanitari ecosostenibili efficaci”.

Questo il commento del coordinatore settore ortofrutta di Alleanza Cooperative Agroalimentari Davide Vernocchi riguardo a quanto ha dichiarato la Ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova nel corso di un vertice svoltosi questa mattina in prefettura a Ferrara.

“Val la pena ricordare che i danni stimati lungo la filiera – prosegue Vernocchi - superano i 350 milioni di euro, considerando solo le drupacee e le pere (dal computo sono escluse al momento le mele e i kiwi). Per scongiurare che i raccolti delle prossime campagne siano nuovamente compromessi dalla cimice e dalle altre patologie connesse ai cambiamenti climatici, riteniamo indispensabile che si avviino in tempi celeri collaborazioni con la ricerca volte ad individuare percorsi di coltivazione sostenibili nel rispetto dell'ambiente”.

“Auspichiamo infine – ha concluso Vernocchi - che su tutti i possibili interventi che vanno delineandosi venga convocato un tavolo di coordinamento nazionale  per valutare tutte le possibili e concrete modalità d’attuazione”.

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