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Giornata Mondiale della Pesca: 8.000 giorni in mare nella vita di un pescatore. Fedagripesca lancia il “Patto per il Mare” e misure per attrarre i giovani

Giornata Mondiale della Pesca: 8.000 giorni in mare nella vita di un pescatore. Fedagripesca lancia il “Patto per il Mare” e misure per attrarre i giovani

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Un pescatore italiano trascorre in media oltre 8.000 giorni in mare, l'equivalente di 22 anni di vita professionale, tra onde e reti. In occasione della Giornata Mondiale della Pesca, Confcooperative Fedagripesca sottolinea l'impegno straordinario della categoria, che, oltre a fornire cibo e lavoro, si conferma presidio strategico per l'economia costiera, la sicurezza alimentare e la tutela ambientale del Paese. I pescatori sono riconosciuti come "sentinelle del mare" attive. Secondo i dati dell’associazione, ogni anno nelle reti finiscono accidentalmente circa 3.000 tonnellate di rifiuti, una quantità che può raddoppiare in condizioni meteo estreme, un contributo fondamentale alla pulizia dei fondali facilitato dalla legge "SalvaMare" (L. 60/2022), che ne consente il conferimento a terra. Il settore è duramente colpito da fattori esterni: i danni ambientali, legati a inquinamento e specie aliene, sfiorano i 200 milioni di euro all’anno. Negli ultimi dieci anni, i soli effetti dei cambiamenti climatici hanno causato perdite superiori ai 2 miliardi di euro, tra mancate catture e danni alle infrastrutture portuali e di bordo. Per valorizzare questo ruolo e garantire un futuro alle marinerie, Paolo Tiozzo vicepresidente Confcooperative  Fedagripesca lancia un 'Patto per il Mare: un percorso condiviso basato su sostenibilità, sicurezza e tenuta economica, incentrato su investimenti in ricerca scientifica, tecniche di pesca selettive, prevenzione dell’inquinamento, monitoraggio dei cambiamenti climatici e sostegno alle imprese familiari. Cruciale per il futuro è il tema del ricambio generazionale, che soffre di una cronica carenza di nuove leve. Per attrarre i giovani, Fedagripesca punta su formazione avanzata, incentivi economici e fiscali per l'ingresso nelle imprese, valorizzazione di nuove professionalità legate a innovazione, trasformazione e tracciabilità digitale, e potenziamento delle attività lungo tutta la filiera, il tutto supportato da campagne di comunicazione mirate per raccontare un mestiere oggi più tecnologico, sostenibile e strategico. “L’obiettivo – sottolinea Tiozzo - è costruire politiche stabili che riconoscano i pescatori come custodi attivi del mare e garanti della qualità del prodotto italiano, rafforzando il legame tra tutela ambientale, economia costiera e sicurezza alimentare”. 


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