A fine 2018, tra poco più di due mesi, l’Italia dovrà certificare alla Commissione europea circa 150 milioni di euro di investimenti del programma operativo FEAMP e allarmano i primi dati relativi alla mancata spesa da parte delle regioni italiane.
In una nota trasmessa in queste ore al presidente della Puglia, Emiliano, “capofila” delle regioni italiane, l’Alleanza Pesca pone l’accento su un dato estremamente preoccupante che testimonia l’insufficienza delle procedure sin qui adottate. Con quasi il 70% dei fondi assegnati alla gestione regionale, il fatto che ad oggi gli Organismi Intermedi (così sono chiamate in gergo FEAMP le regioni) abbiano sostenuto investimenti per poco più di 10 milioni di euro ci lascia alquanto perplessi.
Sappiamo - dichiara l’Alleanza - che il tempo a disposizione per concludere, rendicontare e pagare le attività ed i progetti previsti dal Fondo è ormai poco ma l’importanza di questi stanziamenti ci obbliga a provare a non disperdere risorse fondamentali per la competitività del comparto.
Il rischio è che l’Italia perda ingenti risorse poiché, secondo i rilievi dell’Alleanza delle Cooperative, al 31 agosto si era ancora lontani dai target di spesa, sia in relazione al coefficiente “N+3” sia alla cosiddetta “riserva di efficacia”, con livelli di impegni e di pagamenti ben al di sotto di quanto assegnato e con punte di spesa addirittura nulle per alcune importanti regioni, del mezzogiorno in particolare. La speranza è che i nostri dati non siano corretti o che possano essere a breve smentiti poiché la preoccupazione è che il settore possa perdere, alla scadenza del 31 dicembre, fondi determinanti per lo sviluppo e l’innovazione delle imprese. Preoccupazione che si rinnoverà, poi, per le scadenze degli anni a venire, a cominciare dal 2019.
L’appello che lanciamo è che si riesca a sfruttare, nel modo più concreto ed efficace possibile, il tempo ancora a disposizione da qui fino alla fine dell’anno, evitando così penalizzazioni per il futuro. Ciò soprattutto anche in vista del negoziato sul FEAMP Post 2020, partito da qualche mese a Bruxelles: crediamo sia assolutamente indispensabile una valutazione critica su questo primo periodo di attuazione del programma operativo per cogliere tutto ciò che non va, in termini di distanza tra i bisogni degli operatori e le misure di finanziamento previste. Per non parlare dell’eccessiva burocratizzazione riscontrata a più livelli, a cominciare da quello più alto europeo, che sta compromettendo la realizzazione degli obiettivi di spesa fissati.