Il coordinamento pesca e acquacoltura dell’Alleanza delle Cooperative italiane augura al neo-ministro Musumeci buon lavoro, “convinti che quella di istituire un ministero per le politiche del mare sia una scelta opportuna quanto naturale”. Le attività marittime, sottolinea la cooperazione, contribuiscono con 39,5 miliardi di euro alla formazione del prodotto interno lordo (PIL) nazionale: quasi il doppio di quanto prodotto dal comparto del tessile, abbigliamento e pelli o più del doppio delle telecomunicazioni e il triplo di quello del legno, carta ed editoria.
Dal punto di vista occupazionale, i quasi 800 mila lavoratori impiegati nel settore della blue economy rappresentano il 3,3% dell’occupazione complessiva del Paese, superiore di quasi 240 mila unità a quella dell’intero settore formato dalla chimica, farmaceutica, gomma, materie plastiche e minerali non metalliferi.
Nel settore operano imprese in cui trovano spazio anche i giovani e le donne, visto che una su 10 è guidata da under 35 e ben due su 10 da imprenditrici.
“Tra le caratteristiche fondamentali dell’economia del mare – afferma l’Alleanza- c’è quindi anche quella di essere in grado di attivare indirettamente ulteriori effetti sul sistema economico: per ogni euro prodotto da questo settore se ne attivano infatti altri 1,9 nel resto dell’economia. Il nostro Paese può giocare a livello internazionale un ruolo decisivo su tutti questi aspetti, presentando una vera politica dei trasporti e dell'economia marittima.
Assicurare un forte coordinamento politico ed istituzionale delle politiche del mare è un obbiettivo da centrare per valorizzare il sistema marittimo e creare quelle sinergie di cui c’è un forte bisogno per la difesa dei nostri interessi ed il loro rafforzamento in Europa. Lungo questo percorso ambizioso – conclude la cooperazione- il ministro Musumeci potrà sempre contare sulla leale e fattiva collaborazione dell’Alleanza delle Cooperative italiane”.