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I lavori del Tavolo di partenariato per la redazione del Piano strategico Nazionale

Categorie: Circolari, Biologico , Politiche Comunitarie e Internazionali, PAC, I° Pilastro, II° Pilastro Tags:

Proseguono i lavori del Tavolo del partenariato in vista della redazione del Piano strategico nazionale (PSN), il documento di programmazione dei fondi europei della Politica agricola comune che l'Italia deve presentare alla Commissione europea entro il 31 dicembre 2021.

Alle due riunioni tenutesi fino ad oggi, presiedute entrambe dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, hanno partecipato tutti gli attori istituzionali, sociali ed economici e le principali associazioni di settore, le organizzazioni professionali, sindacali e della cooperazione coinvolti nella predisposizione del nuovo PSN che stabilirà in che modo l’Italia utilizzerà le risorse del primo e del secondo pilastro e delle misure di mercato, sulla base di un'analisi delle condizioni di partenza e degli obiettivi specifici che riguardano tematiche ambientali, sociali ed economiche.

Il Piano strategico dovrà infatti tenere conto delle ambizioni del Green Deal europeo e più specificamente degli obiettivi previsti dalle strategie Farm to fork e Biodiversità, ed in occasione della prima riunione del Tavolo di Partenariato, tenutasi il 19 aprile u.s., sono stati elencati i 6 sono obiettivi strategici del Piano nazionale PAC:

  1. potenziare la competitività delle aziende e delle filiere,
  2. migliorare le performance climatiche e ambientali dei sistemi produttivi,
  3. rafforzare la resilienza e la vitalità dei territori rurali,
  4. promuovere il lavoro agricolo e forestale di qualità e rafforzare la capacità di attivare scambi di conoscenza e innovazioni,
  5. efficientare il sistema di governance, rafforzando le strutture di gestione amministrative a livello nazionale e regionale,
  6. costruire un quadro regolamentare semplice ed adeguato alle nuove sfide e alle nuove esigenze.

Sono state inoltre rese note le risorse PAC a disposizione dell'Italia per i prossimi sette anni, che ammontano 40 miliardi e 354 milioni di euro, ai quali si aggiungono 11 miliardi di cofinanziamento nazionale, per un totale di circa 51,5 miliardi di euro, distribuiti annualmente in:

  • circa 3,6 miliardi di euro per i pagamenti diretti
  • circa 3 miliardi di euro per lo sviluppo rurale
  • circa 400 milioni di euro per le misure di mercato

Per le prime due annualità dello Sviluppo Rurale devono essere considerate anche le integrazioni della Next Generation EU, pari rispettivamente a 269 milioni e a 641 milioni di euro.

Nella seconda riunione del Tavolo di Partenariato, convocata per l'8 settembre u.s., il lavoro si è concentrato soprattutto sulla “valutazione delle esigenze”, cioè la fase propedeutica alla definizione degli interventi del Piano strategico nazionale, e sugli eco-schemi - elemento di maggiore novità dell’architettura verde della nuova PAC.

In base all'accordo sulla nuova PAC, raggiunto a fine giugno tra Parlamento UE, Consiglio UE e Commissione europea, a questi eco-schemi dovrà andare almeno il 25% delle risorse dei pagamenti diretti, mentre la quota di risorse FEASR destinate alle misure agro-climatico-ambientali dei PSR dovrà essere pari almeno al 35%.

A gennaio la Commissione europea ha pubblicato una lista dei possibili eco-schemi che gli Stati membri possono attivare nell'ambito dei Piani strategici della PAC. Sulla base di questi, il Ministero ha presentato, durante il secondo incontro, una lista, non definitiva, di 7 eco-schemi, da sottoporre all’attenzione dei partecipanti al Tavolo. Precisamente, gli eco-schemi presentati dal Ministero sono:

  • pagamento per la riduzione del farmaco con l’obiettivo di riduzione dell’impiego di antimicrobici in zootecnia;
  • premio per l’agricoltura biologica, per favorire la diffusione dell’agricoltura biologica premio per la produzione integrata, per ridurre l’uso/rischio dei prodotti fitosanitari;
  • premio all’inerbimento delle colture permanenti per contrastare il degrado del suolo;
  • premio per la gestione sostenibile dei pascoli e prati permanenti in aree protette, per favorire la conservazione dei prati e dei pascoli;
  • premio per l’avvicendamento colturale per aumentare lo stock di carbonio nei suoli;
  • premio per la copertura vegetale ai fini della biodiversità, allo scopo di tutelare gli impollinatori e mantenere la biodiversità;

Il Ministero ha poi chiesto a tutti i partecipanti al Tavolo, un documento di sintesi con posizioni e proposte sul tema.

FedAgriPesca, nell’ambito dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari, ha espresso la propria posizione in particolare sugli eco-schemi 1, 2 e 3.

Nel documento inviato al Ministero, che si allega alla presente per un pronto riscontro, è stato evidenziato che ai fini di una completa valutazione sugli eco-schemi proposti, sono necessarie ulteriori informazioni, in particolare sugli impatti che questi avranno sulle misure dello sviluppo rurale e sui programmi dell’OCM.

Ciò premesso, il punto focale del documento è che tali eco-schemi dovranno prevedere un premio complementare alle misure già esistenti ed avere una chiara definizione delle regole di attuazione.

I documenti che perverranno al Ministero, saranno oggetto di analisi da parte del Mipaaf e al centro della prossima riunione del Tavolo di partenariato, della quale ancora non si conosce la data.

Sarà nostra cura aggiornarvi dei prossimi lavori del Tavolo.

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