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GESTIONE rischio

Piano assicurativo 2015

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Si informa che durante la riunione della ex commissione tecnica "Piano Assicurativo", svoltasi lo scorso giovedì 15 gennaio 2015, il Ministero dell’Agricoltura ha illustrato alcuni importanti aspetti relativi alla gestione del rischio. Si propongono in sintesi di seguito i punti di discussione, pur considerando che si tratta di posizioni ancora non definite e pertanto ancora modificabili.

  • - Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 102: E' stata presentato il Decreto del MiPAAF del 29 dicembre 2014, che modifica il D.Lgs. 102/04 a partire dal 01 gennaio 2015. Le principali modifiche apportate (all'art. 2 e art. 5 del D.Lgs 102/04) possono essere visionabili nell'Allegato 1, riportato in allegato.
  • Osservazioni inviate il 16 dicembre 2014 dalla Commissione Europea sul Piano di Sviluppo Rurale Nazionale: Com’è noto, con l’entrata in vigore della nuova riforma PAC la gestione dei rischi farà ora parte del secondo Pilastro Pac, ovvero dello Sviluppo Rurale. Il Mipaaf, lo scorso 22 luglio, ha ufficialmente inviato a Bruxelles la propria bozza di Piano di Sviluppo Rurale Nazionale che tratta, oltre alla biodiversità e al piano irriguo, anche della gestione dei rischi. Qualunque piano di sviluppo rurale però, sia esso regionale o nazionale, prima di poter essere attivato, deve ricevere l’approvazione formale di Bruxelles. Ad oggi, tale approvazione non è avvenuta (anche per via di ritardi di cui la stessa Commissione europea è corresponsabile; ad oggi sono pochissimi, in tutta Europa, i PSR approvati che presumibilmente slitteranno alla primavera 2015), mentre è stato presentato dalla Commissione un documento con 156 osservazioni al PSRN al quale il nostro Paese dovrà quindi rispondere, pena la non approvazione del Piano. Durante la seduta del 15 gennaio 2015, sono state fatte valutazione sul documento presentato contenente le prime considerazioni sulle osservazioni, con particolare riferimento alla sezione "Gestione del Rischio". Quanto qui premesso è utile anche per meglio comprendere i motivi dei ritardi della nuova campagna assicurativa.
  • Agricoltura 2.0: è stata data comunicazione della firma del Decreto Agricoltura 2.0 da parte del Ministro Martina. Il Decreto introduce importati innovazioni anche in materia di Assicurazioni Agricole, legando la gestione del Fascicolo Aziendale con quella del Piano Assicurativo Individuale. Le novità introdotte dal Decreto difficilmente potranno trovare applicazioni già nel corso del 2015, stante l'esiguo tempo a disposizione. C'è l'impegno del Ministero a recepire nel Piano Assicurativo Agricolo 2015, alcune linee di indirizzo che possano però trovare piena applicazione solo nel corso del 2016. Il Piano Assicurativo Agricolo 2015 sarà quindi un "piano transitorio" in attesa delle riforme sostanziali.
  • Piano Assicurativo Agricolo 2015: Il nuovo Piano assicurativo agricolo nazionale che è ancora, come detto, in fase di elaborazione, prevedrebbe una programmazione di media durata, di 5-6 anni circa, con un aggiornamento annuale. Il Ministero dovrebbe prevedere un aggiornamento circa l’elenco delle colture assicurabili (l’Emilia Romagna ha chiesto l’inclusione della barbabietola da zucchero a fini energetici) e la lista contro rischi derivanti da avversità atmosferiche, eventi catastrofali, fitopatie, infestazioni parassitarie, epizozie, etc. Pare che, in merito alle infestazioni e fitopatie (che, per essere incluse nel piano e dunque ammissibili ai fini dell’agevolazione, devono essere soggette a lotta obbligatoria), siano state chieste le inclusioni della mosca dell’ulivo, della septoria del pomodoro e degli scopazzi del melo. Per tutte le produzioni ed eventi che sono inclusi nel Piano Assicurativo e Nazionale, non possono essere concessi gli interventi compensativi di indirizzo, ovvero le indennità concesse ex post di un evento avverso. Agea, in relazione a ciò e in virtù delle osservazioni fatte dalla Commissione Europea in sede di audit, ha attivato una collaborazione con il CNR per verificare, da un punto di vista meramente scientifico, quali eventi tra quelli inseriti nel Piano Assicurativo Agricolo 2014 possono essere essere facilmente e scientificamente dimostrabili attraverso le banche dati in possesso del Centro Nazionale di Ricerca. Dell'elenco presentato sono state rilevate dal Centro criticità per due eventi: "Colpo di sole" e "Sbalzo termico" mentre non è stato dato riscontro per l'evento "Vento caldo". Dopo accesa discussione, l'ex Commissione ha ritenuto opportuno richiedere un approfondimento sui tre eventi summenzionati, essendo palese la loro presenza e la loro dannosità in alcuni territori e su alcune produzioni italiane. Altro elemento di discussione è stato il numero minimo di eventi assicurabili (vedi art. 3 comma 2 e art. 1.2.2 del Piano 2014). Emerge comunque l’orientamento del Ministero che pare si stia concentrando su una tipologia di “polizza unica”, con uno schema basato sulla “mancata resa” (concetto che lo stesso MiPAAF dovrà approfondire), che potrebbe prevedere due modelli: una copertura da tutte le avversità e una copertura da “altre avversità”. Su questo modello, una prima proposta di ISMEA era volta ad aumentare il numero di rischi minimo. Inoltre, il Ministero sarebbe orientato a prevedere un’ulteriore polizza minima, facoltativa, di tipo catastrofale da sottoscrivere a parte rispetto al modello sopra richiamato, per permettere l’entrata di nuovi soggetti. Essendo l'argomento di centrale importanza, la ex Commissione ha rimandato la discussione alla prossima seduta, prevista per il 21gennaio 2015 presso il MIPAFF. Ritenendo il tema di sostanziale importanza per l'esercizio delle vostre attività, siamo a disposizione per eventuali osservazioni e/o chiarimenti dovessero risultare necessari.
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