Si informa che il Ministero dello Sviluppo economico ha circolato ieri dei documenti relativi alle problematiche in essere con l’Australia e la Nuova Zelanda, oggetto di primi negoziati per un eventuale accordo di libero scambio tra l’Ue e tali Paesi.
Infatti, nell’ultima riunione del Comitato Accesso al Mercato (MAAC), la Commissione Europea ha illustrato le due tabelle allegate, relative alle barriere d’accesso in Australia e Nuova Zelanda.
La Commissione avrebbe proposto agli Stati Membri la rimozione di talune barriere dalle liste, nell’ottica di concentrare l’attenzione su quelle ritenute prioritarie, a meno che dai contributi trasmessi dagli Stati Membri entro il prossimo 6 gennaio non dovesse emergere la necessità di mantenerle o di inserirne di nuove.
Trattandosi di due FTA in fase di inizio, si evidenzia l’importanza dei contributo per focalizzare i problemi ed individuare la strategia di gestione più opportuna.
Gli elenchi allegati verranno nuovamente discussi nella riunione del MAAC del 19 gennaio p.v.
Il MISE chiede pertanto di ricevere osservazioni e/o commenti sui due documenti allegati, in modo da sottoporre le istanze delle realtà produttive sul tavolo europeo nel computo degli interessi da tutelare.
In particolare le questioni trattate concernono specifiche produzioni per singolo Paese, come di seguito sinteticamente riportato.
Australia:
- Carne di maiale: il tema concerne le restrizioni in essere per l’importazione di carni suine e le negoziazioni che saranno portate avanti per permettere l’avvio di un progetto di reciproco riconoscimento.
- Formaggi a latte crudo: revisione degli standard per l’ammissione di prodotti a base di latte crudo; verifica e completamento di liste di prodotti che saranno ritenuti compatibili con tali standard. Sarebbe opportuno avere commenti e o richieste di inclusione per le tipologie di produzioni interessate.
- Indicazioni Geografiche: in particolare, si tratta della scarsa protezione dei vini europei che ricadono in regimi di protezione delle indicazioni geografiche. Sarebbe opportuno avere un elenco dettagliato delle produzioni vitivinicole che sono in particolare oggetto di abuso e/o imitazione.
- Carni bovine: restrizioni per l’importazione di carni bovine, in particolare per via della BSE.
- Carne di pollame: restrizioni per l’importazione di carne di pollo, in particolare per via dei rischi derivanti dalla bursite infettiva.
- Vino: sistema di sconto fiscale applicato sulle tassazioni del vino di produzione nazionale (Wine Equalisation Tax Rebate).
Nuova Zelanda:
- Indicazioni Geografiche: la questione si focalizza sulla protezione e l’abuso di prodotti ad indicazione geografica europei in Nuova Zelanda. Inoltre, il tema concerne l’istituzione di una legislazione sui generis neozelandese in merito alle produzioni vitivinicole e alle bevande spiritose.
- SPS: in particolare, il documento tratta del possibile avvio di negoziazioni circa le barriere SPS per i prodotti di origine vegetale e le necessità di armonizzare e velocizzare le procedure relative alle questioni fitosanitarie. Sarebbe utile avere un quadro il più completo possibile circa le principali barriere ad oggi esistenti per le varie produzioni.
- Carni di volatili e pollame: restrizioni per l’importazione di carne in virtù di rischi relativi alla bursite infettiva.
Su tutti i temi sopra elencati si prega di far pervenire commenti ad hoc a Micol Bertoni (bertoni.m@confcooperative.it) entro il 3 gennaio, di modo da informare le competenti istituzioni degli interessi del mondo produttivo cooperativo entro il giorno 5 gennaio, così da includere tali questioni all’interno della agenda italiana ed europea circa gli accordi di libero scambio in ambito agroalimentare.