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Tavolo agroalimentare - Accordi bilaterali: Riconoscimento IG UE-Cina

Categorie: Circolari, Politiche Comunitarie e Internazionali, Aspetti Internazionali Tags: CINA, TAVOLO AGROALIMENTARE, HOGAN, IG, GIS, INDICAZIONI GEOGRAFICHE, SHORT LIST, ACCORDO UE-CINA, OPPOSIZIONE

Si informa che il 2 giugno u.s. l’Unione europea e la Cina hanno deciso di pubblicare ufficialmente, nel quadro dell’accordo di cooperazione e protezione delle indicazioni geografiche tra UE-Cina che dovrebbe concludersi nel 2017, la lista di 200 indicazioni geografiche (100+100) che dovranno essere mutualmente riconosciute.

La controparte cinese ha dunque presentato richiesta per il riconoscimento e la tutela di 100 tra i propri prodotti agricoli, prodotti alimentari, vini e bevande spiritose.

La Commissione europea sta dunque valutando se tali IG possano essere protette in forza dell’accordo come indicazioni geografiche - ai sensi dell’articolo 22, paragrafo 1, dell’accordo TRIPS – e ha aperto dunque una consultazione pubblica per raccogliere eventuali segnalazioni rispetto alle proposte cinesi.

E’ pertanto previsto un periodo di 60 giorni (due mesi) per sollevare eventuali opposizioni, debitamente motivate, dei produttori europei rispetto all’elenco proposto dalla controparte cinese.

Si invita pertanto a prendere visione dell’allegato al fine di valutare eventuali criticità.

Come premesso, si ricorda altresì che l’accordo determina ovviamente anche il riconoscimento e la tutela di 100 IG europee in Cina (la cui lista è allegata alla presente circolare) di cui ben 26 sono di origine italiana: Aceto Balsamico di Modena, Asiago, Asti, Barbaresco, Bardolino Superiore, Barolo, Brachetto d’Acqui, Bresaola della Valtellina, Brunello di Montalcino, Chianti, Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, Dolcetto d’Alba, Franciacorta, Gorgonzola, Grana Padano, Grappa, Montepulciano d'Abruzzo, Mozzarella di bufala campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Prosciutto di Parma, Prosciutto San Daniele, Soave, Taleggio, Toscano, Nobile di Montepulciano.

Sia la UE, sia la Cina, hanno pertanto due mesi di tempo a partire dal 2 giugno u.s. per commentare i prodotti scelti da entrambe le parti e, se necessario, sollevare eventuali segnalazioni con le autorità europee o cinesi.

Non è da escludere infatti che alcuni produttori cinesi possano opporsi a talune denominazioni, che sono ad oggi già registrati nel mercato cinese, innescando dunque conflitti di marchi (trademarks conflicts).

Una volta entrato in vigore l'accordo, ciascuna controparte proteggerà nel proprio territorio le IG riconosciute.

A completamento del quadro, si ricorda che la cooperazione tra UE-Cina sulle indicazioni geografiche ha avuto inizio nel 2007 con un progetto pilota che ha portato alla protezione, con formalizzazione nel 2012, di 10 primi nomi di IG riconosciute da entrambe le parti in base alla legislazione comunitaria e cinese (in principio, l’unica IG italiana riconosciuta era il prosciutto Di Parma).

Basandosi su questa iniziale cooperazione, nel 2010 l'UE e la Cina hanno iniziato a negoziare un accordo bilaterale sulla cooperazione e la protezione delle indicazioni geografiche.

Il primo passo di questo processo è stata dunque la pubblicazione dei due elenchi di 100 prodotti da ciascuna parte.

La Commissione europea riferisce che, in termini di valore, il mercato delle indicazioni geografiche dell'UE è di circa 54,3 miliardi di euro e insieme costituiscono il 15% delle esportazioni totali di prodotti alimentari e delle bevande europee.

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