Si informa che il 30 giugno scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il regolamento delegato UE n. 1155/2017, che modifica il regolamento UE n. 639/2014 contenente numerose disposizioni applicative relative al sistema dei pagamenti diretti, come disciplinato dal regolamento di base UE n. 1307/2013.
Il regolamento delegato UE 1155/2017, allegato alla presente, nasce nel quadro della PAC, e in particolare a seguito delle prime valutazioni dalla entrata in vigore della riforma.
La Commissione europea ha previsto dunque alcune modifiche relative ai pagamenti diretti, predisponendo, nel 2016, un regolamento delegato che contempla alcune semplificazioni interessanti ma anche alcune disposizioni fortemente restrittive, soprattutto circa il greening.
In particolare, il testo contiene una disposizione specifica relativa all’art. 45 del Reg. UE 639/2014, ovvero le aree ad interesse ecologico. Tale disposizione è infatti contenuta all’art.2 par. 4, lettera e), 10 ter, del nuovo reg. Ue 1155/2017 e prevede, inter alia, il divieto di uso di prodotti fitosanitari sulle colture intercalari e sulle colture azotofissatrici dichiarate come aree ad interesse ecologico a partire dal 1 gennaio 2018.
Si ricorda infatti che la nuova riforma aveva già introdotto, con il regime di pagamenti per l’inverdimento (greening), l’obbligo per le aziende sopra i 15 etttari di dedicare almeno il 5% delle proprie superfici ad aree ad interesse ecologico (Ecological Focus Area – EFA).
Com’è noto, nelle aree EFA era ammessa tuttavia anche la coltivazione di colture azotofissatrici o di colture intercalari. Il nuovo regolamento introduce ora il divieto dell’uso di agrofarmaci su tali coltivazioni.
Si sottolinea tuttavia che la portata di tale modifica ha suscitato numerose opposizioni, portando a esercitare forti azioni di pressione a livello europeo, sia dal Copa-Cogeca, sia dal coordinamento Agrinsieme (che ha scritto ai parlamentari europei e al Ministero dell’Agricoltura, dall’ottobre 2016, sei lettere in cui si esprimeva forte contrarietà a tale disposizione).
In generale, le forti pressioni hanno permesso di ottenere prima un rinvio di 60 gg e, in seguito, il respingimento del testo da parte della Commissione agricoltura del Parlamento europeo il 29 maggio u.s..
Tuttavia, al passaggio successivo in Plenaria (14 giugno u.s.), il testo è stato approvato dal Parlamento europeo e il regolamento pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 giugno u.s..
Si rimanda alla nota allegata per una analisi di dettaglio delle disposizioni contenute nel nuovo regolamento.