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Pac – Aggiornamento voto in Commissione agricoltura Parlamento europeo

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Si[1]  informa che nel corso dello scorso aprile, la Commissione agricoltura del Parlamento europeo ha votato le tre relazioni sui pacchetti di riforma PAC post 2020.

Le relazioni, e le successive proposte di emendamento, miravano a modificare sensibilmente le proposte presentate dalla Commissione europea nell’estate 2018.

La prima serie di importanti votazioni sul pacchetto di riforma PAC post 2020 è iniziata il 1° aprile con l'adozione del progetto di relazione preparato da Eric Andrieu (S & D, FR) sul regolamento di modifica dell’OCM.

Oltre ai 109 emendamenti proposti dal relatore alla proposta della Commissione, sono stati presentati 687 emendamenti da parte dei deputati e altri 92 emendamenti da parte delle quattro commissioni consultive. Al fine di facilitare il voto, il relatore aveva negoziato 61 emendamenti di compromesso. Gli emendamenti riguardano anche parti dell'attuale regolamento OCM che non sono state modificate dalla proposta della Commissione.

Il 2 aprile invece i membri della Commissione agricoltura hanno adottato il progetto di relazione preparato da Esther Herranz García (PPE, ES) sui piani strategici della PAC.

In questo caso, sono stati presentati 5253 emendamenti dai membri della Commissione agricoltura e altri 670 dai sei comitati di parere. Al fine di raggiungere una posizione che potesse facilitare il voto, la relatrice aveva negoziato oltre 130 emendamenti di compromesso.

Per ultimo, l’8 aprile, i membri della Commissione agricoltura hanno invece concluso una serie di voti sul pacchetto di riforma della PAC con la terza e ultima adozione del regolamento orizzontale. Ulrike Müller (ALDE, DE) era la relatrice di questo regolamento.

863 emendamenti sono stati presentati, compresi gli emendamenti dei quattro comitati di opinione (REGI, DEVE, CONT e BUDG). La relatrice ha presentato 63 emendamenti di compromesso, che coprivano quasi 600 emendamenti.

L’Alleanza delle cooperative italiane agroalimentare ha presentato ai deputati italiani, in una lettera inviata a fine marzo, le richieste della cooperazione italiana, per informare e sensibilizzare i parlamentari nazionali delle istanze del mondo agroalimentare rappresentato dalle nostre cooperative.

Per quanto riguarda i contenuti concernenti gli aspetti orizzontali della PAC, ovvero le disposizioni più generiche e non settoriali indicate nel regolamento sui piani strategici, la relazione Herranz Garcia conteneva alcune peculiarità.

In particolare, è stata riconosciuta in alcuni casi la specificità delle imprese cooperative o, più in generale, delle forme associate di impresa, come per esempio negli investimenti nello sviluppo rurale in forma associata.

La relatrice ha altresì espresso il sostegno all’impostazione generale della Commissione europea che legittima ulteriormente il ruolo delle OP estendendone l’applicazione anche a nuovi settori vincolandola, giustamente, allo strumento dei piani operativi.

Tuttavia, tale orientamento è limitato alla possibilità per gli Stati membri di destinare a tali misure una percentuale non superiore al 3%.

La relazione sui piani strategici introduce altresì il vincolo di un aiuto massimo (capping oltre i 100.000 e detrazione solo del 50% dei costi salariali) e un pagamento redistributivo obbligatorio.

Per quanto concerne gli aiuti accoppiati, viene mantenuta la misura, anche se con percentuali massime ammissibili variabili (10% o 12% a seconda delle scelte effettuate dallo Stato membro nell’attuale programmazione).

E’ bene sottolineare tuttavia che le relazioni così approvate dalla Commissione agricoltura, non sono state votate in seduta Plenaria nella legislatura appena conclusa. Al momento risulta, pertanto, difficile valutare in che misura il contenuto delle relazioni costituirà il punto di partenza dell’iter legislativo alla ripresa dei lavori parlamentari.

In attesa delle conclusioni del Consiglio sui regolamenti PAC, al momento comunque emerge - soprattutto in mancanza di un budget definito per il quadro finanziario pluriennale dell’UE - che la PAC sarà oggetto di nuove e importanti discussioni a seguito dell’insediamento del nuovo Parlamento europeo e della nuova Commissione europea, che potrebbero partire da proposte differenti rispetto a quelle presentate dal Commissario Hogan e dalla Commissione agricoltura attualmente eletta.

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