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politiche COMUNITARIE e INTERNAZIONALI

Documento di posizione Strategia Farm to Fork

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Il 20 maggio 2020, la Commissione europea ha presentato la Comunicazione sulla Strategia Farm to Fork (COM(2020)381) nell'ambito del Green Deal europeo, l'insieme di interventi volti a rafforzare l'ecosostenibilità dell'economia dell'Unione europea nella prospettiva di azzerare le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050.

La Strategia Farm to Fork impatta in modo significativo sull’agricoltura, che è indubbiamente il settore maggiormente coinvolto in termini di comportamenti da adottare e di obiettivi da raggiungere.

Per questa ragione, Confcooperative FedAgriPesca ha esaminato con attenzione all’interno dei propri Organi i contenuti della Comunicazione della Commissione europea che delinea la Strategia “From farm to fork”, maturando una serie di considerazioni e valutazioni, ed ha approvato nel corso della riunione del 18 marzo u.s. dei Consigli di Presidenza congiunti dell’Alleanza delle Cooperative, settore agroalimentare e pesca, un documento di posizione, inviato al Sen. Stefano Patuanelli, Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, al prof. Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica, al dott. Vittorio Colao, Ministro della Transizione Digitale e all’on. Roberto Speranza, Ministro della Salute, quali esponenti politici dei dicasteri nazionali maggiormente coinvolti dai principali temi della Strategia.

La transizione verso un sistema alimentare sostenibile è, infatti, un percorso particolarmente complesso, in cui il modello cooperativo di integrazione lungo tutta la filiera – dalla produzione, alla trasformazione fino alla commercializzazione – già rappresenta, di fatto, un modello “dal campo alla tavola” (From Farm to Fork). La cooperativa, infatti, è di per sé un modo di fare impresa “sostenibile”: aggregare molti agricoltori di piccole e medie dimensioni per svolgere le attività in maniera associata comporta l’ottimizzazione di risorse naturali ed economiche, con vantaggi per l’ambiente, per gli agricoltori e i lavoratori.

I cambiamenti imposti dalle nuove politiche europee potranno essere affrontati ed accettati con senso di responsabilità da parte dei produttori se, in questo contesto, saranno considerati un alleato dal decisore politico, atteso l’importantissimo ruolo  quotidianamente svolto nella difesa dell’ambiente e della biodiversità, e se sarà garantita una gradualità di attuazione per scongiurare il rischio che le azioni degli attori della filiera agroalimentare e della pesca risultino non solo inefficaci rispetto agli obiettivi comunitari, ma soprattutto, abbiano l’effetto di mettere fuori mercato le nostre produzioni.

Tali timori sono rafforzati dall’assenza di una valutazione ex ante degli effetti della Strategia sul sistema agroalimentare europeo, che avrebbe dovuto orientare la definizione dei target da raggiungere. In particolare, giova ribadirlo, l’Italia ha già da tempo intrapreso percorsi virtuosi di ammodernamento dei sistemi produttivi in una prospettiva di sostenibilità: in diversi settori, dal vino, all’ortofrutta, alla zootecnia, alla pesca e all’acquacoltura sarà imprescindibile procedere tenendo debitamente conto degli sforzi già effettuati e dei risultati già conseguiti.

A tale riguardo, si segnala che il documento, in allegato, è stato inviato con nota del Presidente Mercuri a tutti i Presidenti delle FedAgriPesca regionali, perché possano adoperarlo quale vademecum per ogni eventuale intervento pubblico sui temi della strategia Farm to fork, nonché per promuoverne la conoscenza tra le associate.

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