Si informa che, durante la riunione del Tavolo agroalimentare, alcuni rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) hanno avvisato le parti che è in atto una consultazione pubblica in merito al Food Safety Modernization Act (FSMA).
Come è noto, il FSMA è in vigore dal 4 gennaio 2011 ma che alcuni dei regolamenti attuativi sono in fase di definizione. Tale normativa, voluta fortemente dall’amministrazione Obama, dovrebbe fissare un nuovo sistema di controllo di sicurezza alimentare, secondo standard di riferimento più elevati di protezione del consumatore. Lo scopo principale del FSMA, come risaputo, dovrebbe essere la definizione di regole più stringenti e standard più elevati per i prodotti che circolano nel mercato interno USA, anche a fronte dei numerosi casi di intossicazione verificatisi in territorio americano.
La normativa quindi rafforzerebbe le competenze della Food and Drug Administration (FDA) in materia di controlli sugli alimenti ed introduce nuovi obblighi per le aziende straniere e gli importatori.
In particolare, si prevedrà che l’importatore sia responsabile penalmente per il prodotto importato e pertanto tenuto ad esercitare un’attenta valutazione dei suoi fornitori.
Il MISE ha dunque illustrato brevemente le principali novità emerse dai contatti diplomatici tra le ambasciate ed è stato reso noto che il prossimo 30 agosto 2015 verranno pubblicate le prime norme relative alle attività di monitoraggio, preventive e correttive richieste alle aziende operanti negli USA.
In seguito, sarà definito un ulteriore regolamento, “Foreign Supplier Verification Program” (FSVP), che disciplinerà i requisiti e gli standard sanitari di qualità richiesti ai produttori stranieri e agli importatori per l’ingresso dei prodotti negli USA.
I principali regolamenti a cui fa riferimento l’intero impianto normativo sono:
- “Rule for Produce Safety”: la normativa, oltre a stabilire le azioni preventive e correttive che le aziende dovranno attuare, prevede la totale responsabilità da parte delle aziende di tutte le attività di controllo e monitoraggio e delle azioni correttive e di vigilanza atte a garantire la qualità dei generi alimentari introdotti sul mercato statunitense.
- “Rule for Preventive Controls for human food”: stabilisce gli standard di riferimento, anche di tipo microbiologico, a cui dovranno fare riferimento le aziende zootecniche ed agricole, di imballaggio e di stoccaggio.
- “Rule for Foreign Supplier Verification Program”: fa riferimento ai due precedenti regolamenti citati e stabilisce i requisiti e gli standard sanitari di qualità richiesti ai produttori stranieri e agli importatori per l'ingresso dei prodotti degli Stati Uniti. Gli importatori sono tenuti a verificare che i “suppliers” (aziende di ultima trasformazione) abbiano in essere procedure conformi, in particolare per quanto riguarda le attività di analisi e di prevenzione dei rischi per la salute, oltre a controllare che gli alimenti esportati siano conformi alle norme sull’etichettatura (“allergen labelling”) (FD&C Act). Le aziende eleggibili ad esportare negli USA dovranno quindi conformarsi ai nuovi criteri. La pubblicazione del regolamento è prevista per il 31 ottobre 2015 e tutta la filiera estera interessata ad esportare negli USA dovrebbe avere 18 mesi per aderirvi.
- “Rule for Accredition of Third Party Auditors”: I Paesi esportatori dovranno identificare “Accreditation bodies”, che a loro volta potranno accreditare “Third Party Auditors” e “Certification Bodies”, organi governativi oppure organizzazioni pubbliche o private autorizzate rispettivamente ad effettuare controlli sanitari sugli stabilimenti e a rilasciare certificati di congruità relativi agli stessi. FDA potrà utilizzare le certificazioni rilasciate dagli “auditors” per definire una graduatoria dei migliori importatori (in relazione ai migliori stabilimenti di ultima trasformazione “suppliers”) nell’ambito del “Voluntary Qualified Importer Program” (VQIP).
Al momento non si dispone di ulteriori informazioni e, soprattutto, non sono ancora disponibili i testi dei regolamenti.
Pertanto si ritiene anzitutto opportuno informare le cooperative che esportano in territorio statunitense che, nei mesi a seguire, cambierà la normativa di riferimento per i prodotti agroalimentari e, al fine di rilevare fin da subito le criticità del FSMA, si provvederà ad inviare un documento con alcuni primi commenti ai Ministeri competenti, allegato, per fare presenti le principali perplessità emerse da una prima lettura dei documenti disponibili.