Si è tenuto nei giorni scorsi, presieduto dal Consigliere d’Ambasciata Stefano Lo Savio, Direttore dell’Ufficio I – Strategie per l’internazionalizzazione del sistema economico, filiere del made in Italy del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, un incontro di aggiornamento sul nuovo sistema dei controlli doganali per l’importazione dei prodotti agricoli nel Regno Unito.
Il nuovo sistema, istituito il 31 gennaio 2024 e denominato Border Target Operating Model (BTOM), nasce con l’obiettivo di coniugare la biosicurezza dei prodotti importati senza penalizzare la fluidità dei traffici commerciali con il Regno Unito.
Vista l’importanza del Paese per l’export italiano (con un valore, al 2023, di oltre 4,5 miliardi di euro, il Regno Unito è il 4° mercato di destinazione dei prodotti italiani agroalimentari), si ritiene importante trasmettere una sintesi di quanto emerso dalla riunone.
Con l’introduzione del nuovo regime dei controlli doganali, tutti i prodotti di origine animale e vegetale che vengono importati dal Regno Unito devono essere classificati per categorie di rischio (alto, medio e basso – nel LINK il collegamento al portale del Governo UK per l’individuazione della categoria di prodotto in base al codice doganale).
Dalla categoria di rischio assegnata dipendono i documenti necessari per lo sdoganamento, i posti di controllo frontalieri (Border Control Post - BCP) designati per l’accesso nel Paese, eventuali ispezioni e intensità dei controlli, e i relativi costi (da questo LINK è possibile scaricare la guida alle categorie di rischio d'importazione e i costi di ispezione per le importazioni di animali e prodotti animali dall'UE).
Il nuovo sistema dei controlli si articola in tre fasi. Le prime due fasi sono entrate in vigore il 31 gennaio 2024 (con l’introduzione di una pre-notifica alle dogane a carico dell’importatore per tutti i prodotti importati, e dei certificati sanitari e fitosanitari, a carico dell’esportatore, per tutti i prodotti animali e vegetali classificati nella categoria di rischio medio e per gli alimenti e i mangimi non di origine animale ritenuti a rischio alto) ed il 30 aprile 2024 (con l’introduzione dei controlli documentali, di identità e fisici per i prodotti a rischio medio oltre l’obbligo dell’ingresso delle merci attraverso posti di controllo frontalieri (BCP) designati o tramite i punti di controllo autorizzati (CP) per le piante e i prodotti vegetali (LINK alle categorie di rischio delle piante e dei prodotti vegetali, LINK al portale per le categorie di rischio).
La terza fase, denominata Safety and Security Declarations, entrerà in vigore il 31 ottobre 2024, e prevederà l’avvio del UK Single Trade Window, uno strumento volto a semplificare le procedure di importazione per evitare duplicazioni e costi che poi si ripercuotono sulle consegne e sui prezzi delle forniture.
In allegato si invia un documento esemplificativo del nuovo sistema dei controlli pubblicato nel numero di maggio della rivista Diplomazia Economica Italiana redatta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ed una presentazione più dettagliata contenente un aggiornamento sul nuovo sistema dei controlli, con particolare riferimento alle classificazioni di rischio delle merci (prodotti di origine animale, piante e prodotti vegetali), alle procedure da seguire, ai requisiti documentali, alle tariffe imposte dal DEFRA per le importazioni attraverso i BCP gestiti dal Governo (il Porto di Dover e l’Eurotunnel), agli adempimenti doganali riservati anche ai prodotti in transito nel Regno Unito.
Stante l’importanza delle iniziative, si confida in una rapida condivisione della presente circolare alle cantine cooperative interessate.
Per eventuali chiarimenti e necessità, il dott. Antonello Ciambriello (ciambriello.a@confcooperative.it), responsabile dell’Ufficio per le Politiche di Internazionalizzazione e Mercati di Confcooperative, resta a disposizione.