“È stato un incontro positivo che ha visto la piena partecipazione delle associazioni a confronto con una nutrita compagine governativa, composta dalla Presidente del Consiglio, due Ministri e un Sottosegretario. Un salto di qualità notevole per il nostro Paese, che oggi è riuscito ad affrontare questioni che riguardano una filiera strategica come il vino in un’ottica di coesione totale di sistema”. Così Raffaele Drei, Presidente di Confcooperative Fedagripesca al termine dell’incontro che si è svolto a Palazzo Chigi con le principali organizzazioni della filiera vitivinicola.
Il Presidente Drei ha espresso anche pieno apprezzamento per la campagna istituzionale promossa unanimemente a tutela del settore vitivinicolo e del consumo responsabile del vino di cui si è discusso nell’incontro. “Il vino – ha spiegato Drei - non può e non deve essere più assimilato e identificato semplicemente con l’alcol: parliamo in primo luogo di un alimento che è da sempre parte integrante della dieta mediterranea e come tale riveste un “valore” che è storico, economico e culturale.” Il vino, spiega Drei, è "di fatto responsabile della assunzione di alcol per meno della metà del consumo medio procapite italiano. Il nostro auspicio è che la campagna di educazione al corretto utilizzo di alcol venga fatta in piena sinergia con la comunità scientifica che è più equilibrata nella valutazione del tema. Ben venga anche, a tal proposito, la valorizzazione della dieta mediterranea che il Ministero dell’Agricoltura sta sposando con forza”.
In merito alla situazione di difficoltà per il comparto venutasi a creare per i dazi, il Presidente Drei si è soffermato in premessa in alcune analisi di scenario, evidenziando situazioni commerciali profondamente diverse tra le varie tipologie di vino e i diversi territori, che vanno da crisi drammatiche situazione ordinaria. Tra le possibili soluzioni, la necessità che "si continui ad insistere e investire sulla leva della promozione, con il supporto degli strumenti di Sistema (ICE, Simest, Sace), e che si acceleri nella sottoscrizione di accordi di libero scambio che aiutino le aziende esportatrici a differenziare i propri mercati di destinazione”. Per quanto riguarda il medio termine, Fedagripesca Confcooperative ha chiesto la misura dello stoccaggio e misure di semplificazione in particolare nell’attuazione delle campagne di promozione.
La federazione delle cooperative agricole di Confcooperative, che rappresenta 3.000 imprese per oltre 35 miliardi di euro di fatturato, ha infine espresso l’intenzione di chiedere al governo misure compensative che sostengano la competitività delle imprese, anche attraverso lo snellimento normativo o il rinvio di normative che dal 2026 aggraveranno la vita di migliaia di aziende agricole.