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LE MELE A DENOMINAZIONE DI ORIGINE DEL TRENTINO E ALTO ADIGE CONQUISTANO BRUXELLES

LE MELE A DENOMINAZIONE DI ORIGINE DEL TRENTINO E ALTO ADIGE CONQUISTANO BRUXELLES Seimila confezioni di mele sui banchi del consiglio europeo agricoltura, durante il vertice dei ministri comunitari che si tiene oggi e domani nella capitale europea. Una iniziativa che mette in mostra l’eccellenza della produzione frutticola regionale e il valore di un territorio e una economia cooperativa. I complimenti del presidente di turno, il ministro italiano Maurizio Martina: “una iniziativa che ha fatto fare bella figura all’Italia”

Categorie: Comunicati Stampa, Ortofrutta, Ortofrutta Fresca, FEDAGRI, AGRINSIEME Tags: MELE, MAURIZIO MARTINA, TRENTINO ALTO ADIGE

C’è un po’ di Trentino e Sudtirolo al vertice dei ministri dell’agricoltura europea che si tiene oggi e domani a Bruxelles. Perché – per iniziativa della rappresentanza europea della Cooperazione Trentina e dei principali produttori regionali delle mele Dop Valle di Non e Igp Alto Adige – porta direttamente sui banchi del consiglio europeo l’eccellenza della frutticoltura regionale: la mela. Un riconoscimento significativo per uno dei prodotti di punta dell’agroalimentare italiano, che per il 72% della produzione nazionale viene coltivata in Trentino Alto Adige.

Una vetrina importante - commentano i rappresentanti dei produttori e degli enti regionali che oggi hanno tenuto a battesimo l’iniziativa a Bruxelles - che testimonia da una parte il positivo livello delle relazioni con i vari esponenti delle istituzioni europee che si occupano di agricoltura, e dall’altra il riconoscimento della qualità delle produzioni a denominazioni di origine.

Circostanza non scontata, anche in riferimento al delicato negoziato in corso tra Unione e Stati Uniti per abbattere le barriere commerciali negli scambi tra i due paesi, compreso l’agroalimentare. Le denominazioni di origine – DOP per le mele della Val di Non, IGP per quelle dell’Alto Adige - identificano un territorio e la sua capacità di produrre valore con la qualità delle produzioni, l’organizzazione, il lavoro delle persone. Una economia in gran parte cooperativa che oggi diventa “testimonial” dell’agricoltura italiana nella culla delle istituzioni europee.

I complimenti del ministro Martina
“Una iniziativa che ha fatto fare bella figura all’Italia”, ha commentato il presidente di turno del consiglio agricoltura, il ministro italiano Maurizio Martina, che ha incontrato la delegazione regionale dei produttori. “Questa è una delle esperienze più belle e più forti che abbiamo, e sono molto contento che i prodotti del Trentino e dell’Alto Adige siano arrivati a Bruxelles in questa sede europea. Il gesto simbolico di oggi è una  porta aperta a lavorare ancora di più, a rafforzare ancora di più l’esperienza di questi produttori in giro per l’Europa e nel mondo”.

“Poter rappresentare qui le dop e igp è cruciale per noi – ha concluso il ministro –. L’indicazione geografica è uno degli asset fondamentali della qualità italiana ed europea, e noi dobbiamo lavorare ancora di più su questo tratto”.

La soddisfazione dei protagonisti di questa iniziativa
Il presidente di Apot Ennio Magnani  ha sottolineato la forte spinta all’internazionalizzazione che questa iniziativa vuole imprimere: “il supporto della comunità europea è fondamentale per portare il nostro prodotto su tutti i mercati”. Per l’europarlamentare Herbert Dorfmann “le denominazioni di origine sono un punto di forza del sistema agricolo ed agroalimentare in Europa. Bisogna difenderle a livello mondiale”. “Visto il successo dell’iniziativa – ha commentato il patron dell’altoatesina Vog Terlano Georg Kössler – ci auguriamo che rimanga in mente ai tanti rappresentanti politici e funzionari europei che in Trentino Alto Adige abbiamo una produzione di assoluta eccellenza”.

La produzione italiana e regionale
Il territorio del Trentino e Alto Adige rappresenta il 72% della produzione nazionale di mele, con  - rispettivamente - 516 mila e 1,2 milioni di tonnellate (previsioni 2014 di Assomela).

La maggior parte della produzione viene gestita attraverso organizzazioni di produttori. In Trentino Melinda, la Trentina, Valli Trentine e Sant’Orsola, in Alto Adige/SudtiroloVOG Terlano (Marlene) e VIP Val Venosta. Il Consorzio VOG Laives associa le OP sopra citate per il prodotto "trasformato". In Trentino i soci di cooperative frutticole aderenti a tali organizzazioni di produttori sono 7.300, in Alto Adige 6.500. I lavoratori occupati sono 1.500 in Trentino e 2.500 in Alto Adige. In Italia, le previsioni di produzione per quest’anno ammontano a 2,38 milioni di tonnellate, con un incremento del 13% sull’anno precedente. Le previsioni totali dei 28 Paesi si posizionano di poco sotto i 12 milioni.