“Dal comandante al mozzo sono tante le figure professionali che le imprese ittiche faticano a trovare. Mancano anche giovani imprenditori disposti ad investire nella filiera ittica. Colpa di un ricambio generazionale difficile da attuare. Per questo è indispensabile che la proposta di legge Carloni venga estesa anche al settore ittico. Solo così potremo garantire un futuro al comparto, creare nuove opportunità di lavoro e tutelare le produzioni ittiche nazionali di fronte ad un import sempre più presente sui nostri mercati”. Così l’Alleanza delle Cooperative pesca e acquacoltura sul pdl presentato dal presidente della commissione Agricoltura Mirco Carloni che mira a sostenere gli under 40 nell’intraprendere l'attività agricola. “Nell’ultimo decennio il settore - prosegue l’Alleanza- ha visto fuoriuscire il 16% dei lavoratori, passando da circa 30mila imbarcati ai poco meno di 24 mila, di cui circa 19.000 a tempo pieno, facendo registrare il 16% in meno”. Per la cooperazione è importante favorire in tutti i modi, a partire dalla formazione scolastica, il coinvolgimento dei giovani nella pesca e nell’acquacoltura facendo leva sull’enorme potenzialità dell’economia blu. “L’Italia si colloca al terzo posto per valore aggiunto tra i Paesi europei, con il 13,5%. La filiera ittica con le sue 33.601 imprese rappresenta il 15% dell’economia del mare. I giovani occupati nella filiera ittica sono 3.253 e rappresentano il 9,7% delle filiere dell’economia blu”, conclude l’Alleanza.