“In una congiuntura cosi sfavorevole per il comparto lattiero-caseario che vede l’intera filiera in una situazione di grossa difficolta che permane da ormai troppo tempo, le misure annunciate ieri dal Ministro con lo stanziamento di 120 milioni di euro come impegno triennale sono più che mai opportune”. Lo ha ribadito Cesare Baldrighi, intervenuto in rappresentanza dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari al tavolo di filiera convocato dal Ministero delle politiche agricole per presentare il piano di interventi per il settore lattiero-caseario.
“In particolare – commenta Baldrighi - una delle misure urgenti da attivare è la promozione del consumo di latte fresco, indispensabile per dare nuova linfa a un segmento in continua sofferenza con un costante crollo delle vendite”.
“Positivo anche lo stanziamento del Fondo latte di 65 milioni di euro per il miglioramento della competitività delle aziende e il sostegno all’accesso al credito – dichiara ancora Baldrighi – ma è importante che le risorse non vadano disperse, ma concentrate in pochi e mirati progetti che abbiano reali ricadute per la filiera”.
“È auspicabile - dichiara Giampiero Calzolari, intervenuto sempre in rappresentanza dell’Alleanza delle cooperative - che nella filiera del latte i singoli attori si rendano protagonisti di co-azioni di sostegno così come ha fatto nei giorni scorsi Granlatte deliberando un aumento di valore al latte conferito dai soci allevatori. Ci aspettiamo che il Ministero riconosca chi si rende protagonista di azioni positive nella filiera”.
Tra le azioni da intraprendere, sempre secondo Calzolari, “sarebbe molto utile anticipare l'intervento dei fondi di mutualizzazione per il sostegno del reddito; uno strumento nuovo che può essere di straordinaria efficacia in situazioni come quella che stiamo vivendo”.
Lavorare sugli equilibri della filiera resta tuttavia l’imperativo prioritario secondo l’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari. Fondamentale sarà quindi in tale ambito portare a termine la normativa per il riconoscimento delle Aop e lavorare perché anche nel nostro Paese si arrivi presto alla costituzione di un Organismo interprofessionale all’interno del quale si configurino rapporti di sana collaborazione tra i soggetti a monte e quelli a valle della filiera. L’ottica dovrà essere quella di lavorare in termini di competitività di filiera: dovrebbe ormai essere chiaro, infatti, che per ottenere un risultato in termini di redditività delle produzioni nel settore lattiero - caseario, non è più consentito che vi siano soggetti che tentino di avvantaggiarsi di altri anelli della filiera. L’OI potrebbe capitalizzare l’esperienza fatta nella regione Lombardia in questi mesi, in particolare sull’indicizzazione del prezzo del latte”.
Baldrighi esprime inoltre apprezzamento per l’intervento del Ministero sull’innalzamento al 10% dell’aliquota di compensazione Iva, “aumento che darà maggiore respiro agli allevatori garantendo loro maggiore liquidità”.
Infine, l’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari sottolinea come stia lavorando attivamente in vista del Consiglio dei Ministri Agricoli Europei del 7 settembre per la definizione di proposte per la difesa del reddito dei produttori per contrastare la forte volatilità dei prezzi del latte e dei costi di produzione.
“Nell’ambito delle politiche comunitarie di sostegno al settore – commenta Baldrighi – è di fondamentale importanza rivedere al rialzo i prezzi di intervento pubblico e di ammasso privato, ossia gli strumenti previsti dall’Ocm unica per il sostegno al settore poiché il loro impatto sul settore è stato finora pressoché nullo”.