Si comunica, per opportuna informazione, che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16/08/2017 il decreto 26 luglio 2017 concernente l’indicazione dell’origine in etichetta del riso.
Secondo quanto previsto nel decreto citato, nell’etichetta del riso dovranno essere indicati il Paese di coltivazione del risone, il Paese in cui è stato lavorato e il Paese di confezionamento, usando, nel caso in cui tali operazioni provengano da più paesi, una delle seguenti diciture: Ue, non UE, UE/non UE. Se invece il riso è stato coltivato, lavorato e confezionato nello stesso Paese è possibile riportare in etichetta solo l’indicazione del Paese in cui sono avvenute tutte e tre le operazioni.
Trattandosi di normativa italiana, le disposizioni del decreto non possono applicarsi ai prodotti fabbricati o commercializzati in un altro Stato membro dell’UE o in un Paese terzo.
Alle imprese interessate sarà garantito un periodo di adeguamento di 180 giorni a partire dalla data di pubblicazione in GU. Il decreto entrerà in vigore a tutti gli effetti il 16 febbraio 2018.
Analogamente al decreto sull’origine del grano duro per la pasta, anche tali disposizioni avranno un’applicazione sperimentale fino al 31/12/2020.
Si invia in allegato il testo del decreto pubblicato in GU.