FEDAGRIPESCA
 

SEMINATIVI e GRANDI colture

Settore grandi colture – Contaminazione da semi di senape nel grano italiano

Categorie: Circolari, Seminativi e Grandi Colture Tags:

Si informa che la Direzione Generale per l'Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione del Ministero della Salute ha reso nota una problematica relativamente al grano prodotto in paesi dell'emisfero settentrionale ed in particolare al grano prodotto in Italia, raccolto nel 2021, citato come "fortemente contaminato" dalla senape.

Considerato che il grano trova impiego in un’ampia gamma di prodotti alimentari dalla pasta al pane, ai prodotti da forno ecc., nei quali può rappresentare la componente principale o comunque un ingrediente, ed essendo la senape elencata come allergene ai sensi del Regolamento UE 1169/2011, è necessario effettuare degli approfondimenti.

Ad  oggi  non risultano  disponibili metodi di riferimento sul territorio nazionale per la ricerca

dell’allergene senape negli alimenti.

Premesso quanto sopra, il CdR CRENARIA e il Dipartimento di Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità Pubblica dell’Istituto Superiore di Sanità si sono resi disponibili ad effettuare una valutazione sperimentale dei KIT disponibili in commercio (ovvero con tecniche immunoenzimatiche (ELISA) e di biologia molecolare (PCR) per la ricerca della senape in matrici cerealicole, al fine di predisporre un idoneo protocollo metodologico.

Pertanto, è stato predisposto un piano d’intervento con l’obiettivo di individuare una procedura ed una metodologia certa e accreditata per aumentare la specificità e sensibilità dei metodi di analisi, dando al contempo la massima conoscenza al consumatore. Il Ministero della Salute, attraverso i due Istituti, monitorerà l’andamento dei controlli analitici, per un periodo minimo di sei mesi, al fine di verificare e certificare insieme agli stessi la metodica più rigorosa e priva di false positività/negatività. In attesa degli studi e delle valutazioni del CdR sulle metodiche analitiche, si suggerisce di evitare campionamenti ufficiali per la ricerca della senape nella farina e nei prodotti derivati dal grano al fine di evitare prevedibili ed inutili contenziosi; ovviamente il riscontro nel grano di semi di senape può avvenire visivamente e ciò eviterebbe la trasformazione e l’impossibilità successiva, se non attraverso analisi, la verifica della presenza o meno della senape.

Ai fini invece di garantire un’informazione adeguata al consumatore, è raccomandato - qualora non possa essere esclusa la presenza accidentale di senape nel prodotto finito, agli Operatori del Settore Alimentare (OSA) di ricorrere ad avvertenze di etichettatura del tipo può contenere tracce di senape”. Tenuto conto della difficile gestione di una contaminazione tanto improvvisa quanto diffusa, e della difficoltà a provvedere in tempi rapidi alla stampa di nuove etichette, il Ministero indica   una descrizione dei sistemi di informazione al consumatore da utilizzare transitoriamente, in vista dell’adeguamento progressivo delle etichette:

  • per gli incarti in giacenza già acquistati, l’introduzione, attraverso il getto d’inchiostro  (sistema utilizzabile solitamente nell’area dedicata al termine minimo di conservazione) di una frase sulla possibile presenza di senape, ad es. può contenere tracce di senape” ed eventualmente in aggiunta il rinvio ad un’apposita pagina del sito aziendale in cui sono riportati gli allergeni accidentalmente presenti. In tale pagina potrà, inoltre, essere inserita una descrizione del fenomeno delle contaminazioni accidentali, del sistema di approvvigionamento delle materie prime interessate ed altri aspetti di specifico interesse per il consumatore;
  • per i prodotti già a scaffale, il ricorso a vari strumenti volti ad informare tempestivamente il consumatore circa la possibile presenza dell’allergene senape nello specifico prodotto mediante avvisi nei punti vendita con apposita cartellonistica ed eventualmente, in aggiunta, ulteriori informazioni da inserire nei social, siti aziendali, ecc. Questa forma di comunicazione deve avvenire anche per i prodotti già commercializzati all’estero. Le suddette informazioni si devono applicare anche alle farine vendute tal quali ai consumatori.
Tag:

Documenti da scaricare