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AGROALIMENTARE: MERCURI, BENE INCONTRO DE CASTRO-HOGAN SANTANDREA (COORDINATORE VINO): DOSSIER ETICHETTATURA BANALIZZA NOSTRO PATRIMONIO VITIVINICOLO

AGROALIMENTARE: MERCURI, BENE INCONTRO DE CASTRO-HOGAN SANTANDREA (COORDINATORE VINO): DOSSIER ETICHETTATURA BANALIZZA NOSTRO PATRIMONIO VITIVINICOLO

Categorie: Comunicati Stampa, Vino, ACI Tags: ACI, MERCURI, HOGAN, ALLEANZA DELLE COOPERATIVE, DE CASTRO

“Fa ben sperare l’incontro avvenuto tra Paolo De Castro, coordinatore del gruppo S&D della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, e Phil Hogan, Commissario europeo all’agricoltura”. Queste le parole con cui il presidente dell’Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Giorgio Mercuri, ha commentato la notizia del colloquio tra i due big dell’agricoltura europea avvenuto ieri presso la sede del Parlamento europeo a Strasburgo.

“Sappiamo – ha proseguito Mercuri - che tra i temi discussi da De Castro e Hogan vi sono alcuni dossier determinanti per la cooperazione, come la tutela dei vini identitari, ovvero tutti quei vini che prendono il nome dal vitigno, sul quale segnaliamo una forte preoccupazione del mondo della produzione per il rischio liberalizzazione paventato dall’esecutivo comunitario e che dobbiamo assolutamente scongiurare, i programmi di frutta, latte e verdura nelle scuole e l’atto delegato relativo alle AOP per il settore ortofrutticolo. Tre settori, quelli del vino, dell’ortofrutta e del lattiero-caseario, che per la cooperazione italiana valgono circa 20mld di euro l’anno. L’augurio – ha concluso Mercuri – è che il Commissario Hogan dimostri su questi temi la stessa sensibilità e capacità di ascolto con cui mesi fa decise di affrontare l’embargo russo”.

Per la coordinatrice del settore vitivinicolo dell’Alleanza delle Cooperative italiane, Ruenza Santandrea: “Quello che arriva da Strasburgo è un primo segnale positivo per bloccare il dossier di riforma delle regole di etichettatura dei vini europei, tra le cui pieghe si nasconderebbe il pericolo di una vera e propria banalizzazione di alcuni dei principi su cui si regge la forza del nostro settore vitivinicolo. Queste misure – ha proseguito Santandrea - rischiano di vanificare il lavoro di anni nella promozione e nella valorizzazione di alcune tra le più importanti produzioni vitivinicole italiane e con esse le economie di quelle aree. “Ci auguriamo – ha concluso - che dopo l’incontro con De Castro, il Commissario Hogan sappia ascoltare e farsi interprete presso gli uffici della direzione generale Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione europea delle ragioni di quel mondo produttivo che ha trovato nel binomio biodiversità – territorio il proprio modello di business”. Nel 2014 il settore vino della cooperazione – che rappresenta il 58% della produzione nazionale - ha generato un fatturato di 4,3mld di euro, di cui 1,8mld provenienti dalle esportazioni.

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