Si informa che, con nota n. 14003 del 16 novembre 2016, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (ICQRF) ha chiarito che, tenuto conto di quanto stabilito dai servizi della Commissione europea, i distillatori soggetti agli adempimenti fiscali previsti dalle norme sulle accise non sono obbligati anche alla tenuta dei registri vitivinicoli previsti dal Capo III, Titolo III, del reg. CE n. 436/2009.

Con la medesima nota, l’ICQRF ha inoltre precisato che il precitato chiarimento non può essere esteso ai centri di raccolta temporanei fuori fabbrica dei sottoprodotti istituiti dalle distillerie ai sensi dell’art. 14, comma 3, della legge 20 febbraio 2006, n. 82, in quanto quest’ultima disposizione subordina comunque tale attività alla tenuta di un registro di carico e scarico vitivinicolo.

Si allega la nota in commento, nonché una circolare interna agli uffici dell’ICQRF dalla quale emerge chiaramente l’interpretazione fornita dai servizi della Commissione europea.