Si informa che è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L160 del 26 giugno 2023[1], il regolamento delegato in oggetto, riportante una serie di misure eccezionali, applicabili per l’esercizio finanziario 2023, finalizzate a fronteggiare la situazione di difficoltà del mercato e rendere più flessibile ed efficace l’applicazione delle misure di sostegno stabilite dalla programmazione nazionale.

Si premette che, considerato il carattere di urgenza, la Commissione europea ha adottato l’atto delegato secondo la procedura d’urgenza prevista dal Reg. (UE) 1308/2013 (articolo 219, paragrafo 1), che comporta l’immediata applicazione del regolamento, a condizione che Parlamento o Consiglio europeo non sollevino obiezioni entro un periodo di due mesi dall’adozione.

In riferimento ai contenuti, il regolamento, oltre a consentire l’attivazione della distillazione di crisi, ha riconosciuto maggiori spazi di flessibilità per la misura della vendemmia verde, già prevista tra le misure settoriali. Si tratta di interventi che potranno essere finanziate con le risorse del programma di sostegno, all’interno dello stanziamento annuale, coprendo fino al 50% dei costi. Inoltre, con l’obiettivo di aumentare l’efficacia delle risorse finanziarie dell’Unione europea, gli Stati membri possono integrare l’assistenza finanziaria con pagamenti nazionali in grado di coprire fino al 50% del sostegno concesso per le due misure di crisi.

In particolare, per quanto concerne la distillazione di crisi, misura applicabile esclusivamente ai vini rossi e rosati Dop, Igp e comuni, si rappresenta che

a)      ai fini dell’attivazione, deve essere giustificata[2] e mirata ai vini e alle Regioni in difficoltà;

b)      L’importo del sostegno – fissato a livello regionale o nazionale, a seconda dei casi, per ciascun tipo di vino ammissibile – non può superare l’80% del prezzo medio mensile più basso rilevato a livello di produzione nella campagna di commercializzazione 2022/2023 per ciascun tipo e colore di vino ammissibile cui si applica la misura, nella regione interessata o nel territorio dello Stato membro;

c)      Le richieste devono essere presentate alla Commissione entro il 31 agosto 2023 e devono essere corredate dalle tipologie di vino, dalle Regioni interessate, dall’importo della compensazione ed il volume destinato alla distillazione di crisi.

Pe quanto sopra, tenendo conto che la misura può essere attuata a livello nazionale o regionale per i vini rossi o rosati e che l’importo del sostegno – che, come sopra indicato, non può superare l’80% del prezzo medio mensile più basso rilevato a livello di produzione nella campagna di commercializzazione 2022/2023 per ciascuna tipologia – può, anche in tal caso, essere fissato a livello regionale o nazionale, appare necessario trasferire alle Regioni le specifiche esigenze territoriali affinché possano trasferire al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste l’eventuale stato di difficoltà del settore vitivinicolo.

Inoltre, rispetto alla misura di vendemmia verde, intervento che prevede l’eliminazione totale dei grappoli non ancora giunti a maturazione e che – come avvenuto durante il periodo pandemico da Covid-19 – è stato rimodulato mediante l’ammissione di alcune deroghe rispetto a quanto stabilito dalla disciplina europea. In particolare, è consentito, limitatamente all’annualità 2023

a)      una distruzione dei grappoli anche su una parte dei vigneti aziendali, a condizione tuttavia che tale intervento sia applicato su intere particelle vitate;

b)      eseguire la pratica della vendemmia verde per due o più anni consecutivi.

Per quanto concerne le altre misure di flessibilità indicati dall’atto delegato, il regolamento – con l’obiettivo di promuovere una maggiore efficacia dell’attuazione dei programmi di sostegno – ha temporaneamente aumentato il contributo massimo dell’UE previsto per le misure OCM di promozione nei mercati dei paesi terzi, di ristrutturazione e riconversione dei vigneti, di vendemmia verde e investimenti[3].

È stato inoltre stabilito un maggiore margine di intervento e di adeguamento rispetto alle operazioni approvate del programma nazionale di sostegno: gli Stati membri possono infatti consentire che le modifiche realizzate dai beneficiari alle operazioni inizialmente approvate siano attuate senza approvazione preventiva delle Autorità competenti, a condizione che le modifiche non ne pregiudichino l’ammissibilità e gli obiettivi generali e che non venga superato l’importo del sostegno approvato. È inoltre consentita, in casi debitamente giustificati, un’attuazione parziale delle operazioni già accettate, il cui sostegno dovrà essere riconosciuto e versato per le singole azioni già realizzate e sottoposte a controlli nell’ambito della suddetta operazione.

Tenendo conto dell’importanza delle misure oggetto del regolamento delegato e degli effetti che tali interventi potrebbero potenzialmente avere per il settore, eventuali novità e interventi del legislatore saranno tempestivamente comunicati.  

Per qualsiasi chiarimento e necessità è possibile rivolgersi a Stefano Sequino scrivendo alla casella di posta sequino.s@confcooperative.it.