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Commercio estero – aggiornamenti export Cina

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Il Ministero della Salute ha diramato una comunicazione con l’intento di fornire importanti aggiornamenti relativi all’export agroalimentare nella Repubblica Popolare Cinese a seguito dell’incontro tenutosi lo scorso 26 giugno tra il governo italiano e l’Amministrazione generale delle dogane cinese (GACC).

In quella sede, sono state sancite due importanti novità relative alle barriere sanitarie per l’accesso al mercato della RPC dei prodotti alimentari Italiani.

1.      Tramite una lunga e proficua collaborazione tra il MINSAL e l’Ambasciata italiana a Pechino, sono stati autorizzati 11 nuovi stabilimenti italiani per l’esportazione di carne bovina da parte del GACC che ha ritenuto idonei tali dopo l’esaminazione delle richieste di registrazione poste dal MINSAL;

2.      A partire dal 15 giugno 2023, il bando per la malattia vescicolare suina è stato rimosso per l’intero territorio italiano. Con questa decisione, il governo cinese estende l’indennità della malattia alle seguenti restanti regioni: Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria.

Tuttavia, con riferimento al sopracitato punto 2, nonostante l’importante riconoscimento ottenuto, l’accesso al mercato cinese dei prodotti del settore suinicolo è ancora sottoposto a limitazioni a seguito dell’insorgenza sul nostro territorio dalla Peste Suina Africana. Su questo tema sono stati ribaditi dal Ministero della Salute i principi di “regionalizzazione”, “compartimentalizzazione” e, nel caso di prodotti a base di carne suina sottoposti a cottura o a stagionatura, di “safe commodities”.

 

 

 

Infine, considerato il consolidato status italiano di rischio trascurabile per la malattia dell’Encefalopatia Spongiforme Bovina (BSE), è stata avanzata la richiesta di rivedere alcuni dettagli dei requisiti sanitari previsti dal protocollo firmato agli inizi del 2020.

In particolare:

·         la possibilità di utilizzare carni derivanti da animali nati in Paesi europei con pari status sanitario BSE e già riconosciuti/autorizzati da GACC;

·         l’ampliamento della gamma di prodotti esportabili come la carne con osso, elemento essenziale per l’esportabilità di alcuni fra i più pregiati tagli di carne italiana.

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