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CONSERVE ITALIA, PRIVATE LABEL IN CRESCITA DEL 5% QUALITÀ, TRACCIABILITÀ E ATTENZIONE AL BENESSERE SONO LE PRINCIPALI RICHIESTE DELLA DISTRIBUZIONE

CONSERVE ITALIA, PRIVATE LABEL IN CRESCITA DEL 5% QUALITÀ, TRACCIABILITÀ E ATTENZIONE AL BENESSERE SONO LE PRINCIPALI RICHIESTE DELLA DISTRIBUZIONE Il Gruppo cooperativo sarà protagonista a Marca 2019 (BolognaFiere 16-17 gennaio) Le marche private generano il 30% del fatturato, all’estero valgono il 54%  

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Fornire prodotti sempre più in linea con le tendenze del mercato, garantendo flessibilità e capacità di innovazione con nuove ricette e formati capaci di soddisfare le esigenze dei consumatori. E’ questo l’impegno portato avanti da Conserve Italia come partner affidabile delle Aziende distributive, sia con i marchi storici del made in Italy alimentare come Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani, sia con le private label che continuano a segnare importanti tassi di crescita.

Forte del rapporto consolidato con 30 gruppi della Distribuzione tra Italia ed estero, Conserve Italia sviluppa nel canale delle marche private un volume d’affari pari al 30% del fatturato aggregato a livello di Gruppo. Inoltre, in linea con i trend di mercato degli ultimi anni, ha registrato nell’ultimo esercizio 2017-18 un incremento del 5% delle vendite nella private label, con importanti performance di crescita soprattutto all’estero, dove la marca privata rappresenta il 54% del fatturato.

Un player come Conserve Italia non poteva quindi mancare a Marca 2019, il Salone internazionale dei prodotti a marca del distributore, in programma con la 15ma edizione a BolognaFiere il 16 e 17 gennaio 2019, dove il Gruppo cooperativo sarà presente con un’ampia area espositiva (Pad. 25 Stand B/59 – C/60). La manifestazione fieristica – che coinvolge il mondo industriale e distributivo e propone un ricco programma di appuntamenti tra espositori e buyer, anche esteri (info: marca.bolognafiere.it) – è la seconda fiera del comparto in Europa e una delle più importanti nel panorama internazionale, all’interno di un settore che in Italia supera i 10 miliardi di euro di fatturato con 50 comparti coinvolti.

“Da alcuni anni portiamo avanti una politica di innovazione nei nostri prodotti di punta, dai succhi e nettari di frutta alle conserve rosse, passando per legumi e vegetali - afferma Andrea Colombo direttore commerciale retail e private label Italia di Conserve Italia -. Il consumatore chiede alla private label garanzie su qualità, tracciabilità e salubrità dei prodotti, insieme alla convenienza, che però non significa rinunciare a certi requisiti. Le novità che le insegne della Distribuzione presentano quest’anno a Marca 2019 grazie a Conserve Italia vanno nella direzione di valorizzare la qualità della materia prima dei nostri soci agricoltori, con un occhio attento alla crescente propensione al benessere della persona grazie alla proposta di prodotti bio, premium e free from. Non ci interessa la pura corsa al ribasso dei prezzi e alla banalizzazione del prodotto, perché non fa il bene di nessun componente della filiera, consumatore incluso”.

“Siamo presenti in oltre 70 paesi al mondo facendo leva sulla forza commerciale dei nostri brand, a partire da Cirio, ambasciatore del buon cibo italiano – aggiunge Diego Pariotti, direttore commerciale estero di Conserve Italia –, ma non perdiamo mai di vista, fedeli alla nostra mission cooperativa, l’obiettivo di  valorizzare tutta la materia prima conferita dai nostri 14.000 soci agricoltori anche attraverso le vendite di prodotti private label, che rivestono per la nostra azienda un peso rilevante in termini di volumi e di vendite, in particolare nel mercato estero”.

“Incentrando le strategie su qualità, affidabilità e innovazione – conclude Pariotti -  Conserve Italia ha ottenuto un crescente successo nel ruolo di copacker delle principali catene distributive internazionali, in virtù della sua capacità di proporre soluzioni differenziate e premianti per il distributore, garantendo efficienza e prodotti di alta qualità. Registriamo per le vendite private label un trend di crescita in particolare nei segmenti di prodotti a più alto valore aggiunto, soprattutto nei mercati europei e dell’Estremo Oriente”.
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