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Arquata, Ministro Galletti annuncia 2 milioni per la messa in sicurezza area

Arquata, Ministro Galletti annuncia 2 milioni per la messa in sicurezza area Il Presidente Giorgio Mercuri: “Le cooperative forestali spesso sono le uniche imprese rimaste in montagna, fondamentali per contrastare l’abbandono e lo spopolamento delle aree montane e per sostenere la nascita di imprenditoria giovanile”

Categorie: Comunicati Stampa, Primo Piano Tags: GALLETTI, AMBIENTE, FORESTAZIONE, Arquata

Arquata del Tronto, 28 ottobre 2017 - “Sigleremo entro la fine dell’anno nuove intese rivolte alla mitigazione del rischio idrogeologico, con un’integrazione agli accordi di programma 2010. La priorità andrà alle zone colpite dal sisma e qui verranno stanziate risorse per la messa in sicurezza idraulica sul fiume Tronto di aree soggette a frequenti alluvioni che avranno un ruolo basilare nella fase della ricostruzione. Nella quota parte di finanziamenti previsti per la regione Marche, un importo di 2 milioni di euro sarà destinato alla cassa di espansione per mettere in sicurezza la zona”. L’annuncio è stato fatto dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti intervenuto questa mattina al convegno organizzato dall’Alleanza delle cooperative agroalimentari ad Arquata del Tronto dal titolo Ricostruire il lavoro in montagna. “Le foreste - ha aggiunto Galletti - sono la più importante infrastruttura verde che abbiamo: una grande risorsa per ripartire”.
Il convegno ha fotografato una situazione molto critica in tema di dissesto idrogeologico nazionale. Secondo l’ultimo rapporto del CNR solo nel primo semestre del 2017 sono state 8 le vittime derivanti da eventi di frana e di inondazione con 20 feriti e 1104 evacuati e senza tetto. Tra il 1967 ed il 2016 sono stati 2.039 i comuni coinvolti da frane ed inondazioni, con 1.785 morti, 1.971 feriti e 62 dispersi.
Nel suo intervento conclusivo, il presidente dell’Alleanza cooperative agroalimentari Giorgio Mercuri ha evidenziato come l’abbandono delle attività agricole e lo spopolamento delle aree montane contribuisca ad incrementare la vulnerabilità ambientale di vaste zone marginali. “Il nostro Paese – ha dichiarato - è un territorio a rischio che va difeso e tutelato attraverso interventi mirati ed efficaci che consentano di valorizzare e rilanciare le economie delle aree più marginali e disagiate. Occuparsi della montagna – ha spiegato Mercuri - non significa assistenza, ma capacità di sviluppo e valorizzazione di un diverso tessuto sociale. In tale ambito si iscrive l’esperienza della cooperazione forestale, che è nata negli anni 70 per contrastare l’abbandono delle aree montane e che nel tempo ha innescato processi economici di autosviluppo imprenditoriale e di creazione di nuovi modelli di sviluppo sostenibile”.
“Le cooperative forestali sono imprese, in tanti casi le uniche rimaste in montagna – ha evidenziato il Coordinatore del settore Forestale dell’Alleanza cooperative Gianni Tarello - che garantiscono la permanenza dei residenti attraverso l’occupazione nelle attività forestali, idrogeologiche, e recentemente anche di agriturismo e turismo escursionistico. Negli ultimi 25 anni la cooperazione forestale ha sostenuto la nascita di un’imprenditoria, soprattutto giovanile, con una età media di 36 anni, diffusa su tutto il territorio nazionale che nonostante la grave crisi che attraversa il settore, oggi conta circa 350 cooperative, con 11.000 tra soci e addetti e un fatturato di oltre 250 milioni di euro.