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Biologico – Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico

Categorie: Circolari, Biologico Tags: BIOLOGICO, PIANO STRATEGICO NAZIONALE, PSN, MINISTERO POLITICHE AGRICOLE, FILIERA, AGRICOLTURA BIOLOGICA

Si comunica, per opportuna informazione, il Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico, approvato e pubblicato nel sito del Ministero delle politiche agricole, nel quale sono previsti una serie di obiettivi, da realizzare nel medio periodo, al fine di favorire uno sviluppo generale dell’agricoltura biologica italiana, consolidare la fiducia dei consumatori nei prodotti biologici e favorire l’incremento della produzione nazionale.

Il Piano strategico è frutto di un lavoro concertato tra il Ministero e i rappresentanti della filiera, a cui abbiamo contribuito direttamente attraverso la nomina di alcuni rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative Italiane che hanno partecipato ai 4 tavoli di lavoro, ciascuno inerente ad una tematica specifica: Politiche di sviluppo, Semplificazione, Controlli e vigilanza, Innovazione e ricerca.

Il documento si apre con un’analisi di contesto che conferma l’andamento positivo dei prodotti biologici sul mercato ma che, parallelamente, evidenzia alcune problematiche specifiche che devono essere superate affinché tale comparto produttivo possa rispondere alla crescente domanda dei consumatori e dipendere meno dalle importazioni. Sono dunque posti due macro obiettivi per la crescita del settore da raggiungere entro il 2020 attraverso alcune azioni specifiche: uno riguarda l’aumento delle superfici che deve raggiungere almeno il 50% (soprattutto in alcuni comparti specifici e individuati) e l’altro il valore del mercato che dovrebbe crescere invece del 30%.

Il raggiungimento di questi due obiettivi mirati passa per 10 azioni strategiche, all’interno delle quali sono previste una o più operazioni. Questi di seguito sono gli obiettivi principali di ciascuna delle azioni:

  • Coordinare i fondi dei PSR attraverso una uniforme applicazione della misura di sostegno all'agricoltura bio tra le diverse Regioni e il collegamento con le altre azioni, in particolar modo per quanto riguarda la priorità che può essere riconosciuta nelle misure inerenti, ad esempio, ai servizi di consulenza, agli investimenti, alla costituzione di OP/AOP. Tra le priorità del piano rientra lo sviluppo della zootecnia biologica;
  • Favorire l'aggregazione della produzione e costruire relazioni di filiera con gli attori della trasformazione, distribuzione e commercio;
  • Valutare l'opportunità dell'introduzione di un segno distintivo del bio Made in Italy. A tale riguardo si sta valutando a livello ministeriale l’opportunità e la fattibilità di un logo nazionale di produzione biologica da affiancare a quello europeo. Ci sono però dubbi al riguardo, sia in termini tecnici ma anche in relazione al surplus di informazioni e oneri collegati ad esempio anche alle denominazioni geografiche. È inoltre previsto lo sviluppo di campagne di informazione specifiche per l'agricoltura biologica;
  • Stimolare l'utilizzo dei prodotti biologici nella ristorazione collettiva come quella ospedaliera o scolastica e l'applicazione del metodo biologico anche nella gestione del verde urbano;
  • Favorire la semplificazione della normativa di settore. Si pone l’obiettivo di una rivisitazione completa della normativa nazionale attraverso la realizzazione di un Testo Unico del settore;
  • Istituire percorsi formativi sull'agricoltura biologica in ambito universitario e per i docenti delle scuole superiori. Rafforzare i servizi del SINAB per migliorare la disponibilità di informazioni relative al settore;
  • Sviluppare il SIB - Sistema di Informazione del Biologico - con l'obiettivo di semplificare le procedure a carico degli operatori;
  • Rivedere la normativa sui controlli (D.LGS 220/95) per migliorare l'efficacia degli stessi e delle procedure di certificazione;- Intensificare le attività di controllo dei prodotti importati da Paesi terzi;
  • Predisporre un Piano nazionale per la ricerca e l'innovazione in agricoltura biologica sulla scia di quello attualmente in vigore per l’agricoltura generale. La ricerca in agricoltura biologica può essere finanziata attraverso gli incentivi previsti nei PSR, ma anche con le risorse di cui alla Legge 488/99 che ha istituito il Fondo per la ricerca nel settore dell'agricoltura biologica e di qualità, alimentato dal versamento del 2% del fatturato dell'anno precedente relativo alla vendita di prodotti fitosanitari, di fertilizzanti di sintesi e di presidi sanitari. In media la dotazione annuale del Fondo è di circa 3 milioni di euro.

Sarà nostra premura comunicare al territorio ogni aggiornamento utile al riguardo e si resta a disposizione per eventuali osservazioni o richieste di chiarimento.

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